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Ariana Grande denunciata per aver postato una sua foto su Instagram

Ariana Grande potrebbe essere condannata per aver postato una sua foto su Instagram. Sembra strano ma non lo è, dal momento che a denunciarla è stato Robert Barbera, il fotografo che aveva scattato quell’immagine e che non ha dato alcuna autorizzazione alla cantante di “Sweetener” di postarla sui suoi social.
A cura di Redazione Music
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Ariana Grande (Getty Images)
Ariana Grande (Getty Images)

Ariana Grande potrebbe essere condannata per aver postato una sua foto su Instagram. Sembra strano ma non lo è, dal momento che a denunciarla è stato il fotografo che aveva scattato quell'immagine e che non ha dato alcuna autorizzazione alla cantante di "Sweetener" di postarla. Il fotografo Robert Barbera sostiene, appunto, che la cantante non abbia i diritti per postare quella foto su Instagram, stando a quanto riporta TMZ che ha sottolineato come la cantante non abbia né chiesto il permesso né, appunto, pagato. Insomma, una delle artiste più note del pianeta, con uno degli account più seguiti potrebbe ritrovarsi a pagare un bel po' di soldi per aver postato un'immagine non sua, benché sia lei la protagonista di quella foto.

Quanti soldi ha chiesto il fotografo

Sempre il sito riporta come la foto abbia ottenuto quasi tre milioni e mezzo di like, per un profilo che ad oggi conta 155 milioni di follower. Pare che il fotografo abbia chiesto circa 25 mila euro per ogni foto o, in alternativa, quanto ha guadagnato da quelle foto. C'è chi ha visto in questa causa una sorta di rivincita da parte della categoria a seguito della stretta che la cantante e la sua crew ha deciso per il proprio tour proprio per quanto riguarda la policy sulle foto.

Le nuove regole per le foto ai concerti di Ariana Grande

Come riporta il sito musicale Complex, infatti, Ariana Grande aveva deciso di modificare le regole per il suo Sweetener World Tour, creando non poco scompigli nell'ambiente, anche da parte di grosse testate come il New York Times e l'Associated Press non ce l'hanno fatta più e si sono stancate di questi confini strettissimi. La National Press Photographers Association ha denunciato che il contratto che i fotografi erano costretti a firmare se avessero voluto seguire il tour li obbligava a cedere la proprietà delle fotografie alla compagnia che organizzava il tour e per questa ragione ha chiesto ai fotografi di non firmare quell'accordo.

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