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Antonello Venditti e la tragedia sfiorata alla vigilia dei suoi 70 anni: “Ho rischiato di morire”

Il cantautore romano racconta al pubblico del suo concerto dell’8 marzo di aver rischiato di morire soffocato: “Un pezzo di carne non scendeva giù e il nostro maestro delle luci Max Tommasino mi ha salvato con la manovra di Heimlich”. Quindi invita le persone in platea ad impararla: “Può salvare delle vite”.
A cura di Andrea Parrella
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Antonello Venditti ha compiuto 70 anni l'8 marzo, festeggiando la coincidente festa della Donna con un doppio concerto al  Palazzo dello Sport dell'Eur, evento al quale partecipano come ospiti artisti come Zucchero, Ultimo e Briga. Un grande evento per il pubblico romano, che ha tragicamente rischiato di non essere celebrato, come ha raccontato lo stesso artista all'inizio del concerto. "Ho rischiato di non esserci", ha raccontato il cantante stando a quanto riporta Repubblica:

Ieri sera stavo per morire, un pezzo di carne non scendeva giù e il nostro maestro delle luci Max Tommasino mi ha salvato con la manovra di Heimlich. Ora ho dolore al costato ma sono felice di essere qui con voi".

Nel raccontare quegli attimi di paura, il cantante ha esortato il pubblico in platea a capire come si pratichi la manovra che gli ha salvato la vita: "Imparatela, può salvare delle vite”.

Cos'è la manovra di Heimlich

La manovra di Heimlich è un metodo per riuscire a liberare le vie respiratorie ostruite. Si mette in pratica esercitando per diverse volte pressione sulla parte addominale, dirigendo la spinta verso l'alto e stimolando quello che è in sostanza un colpo di tosse artificiale. È una pratica di primo soccorso molto efficace che, come ha sottolineato Venditti, permette di risolvere una situazione che rischia di precipitare in pochissimi secondi.

70 anni per Antonello Venditti

L'8 marzo 2019 Antonello Venditti ha compiuto 70 anni. Ad oggi è celebrato come uno degli artisti più noti e prolifici del panorama cantautorale italiano. Nel corso della sua carriera l'artista ha saputo legare il suo nome in particolare alla città di Roma, che gli ha dato i natali, celebrando la città ed estendendo la celebrazione all'ambito calcistico, con il mai celato amore viscerale per la principale squadra di calcio della città, di cui pare persino superfluo citare il nome.

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