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Annunciati i finalisti di Musicultura: tra gli ospiti Meta, Turci e i Santi Francesi

Sono stati annunciati i finalisti di Musicultura 2023, condotto da Flavio Insinna e Carolina Di Domenico.
A cura di Redazione Music
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Sono stati annunciati i finalisti di Musicultura Festival, l'evento che si terrà allo Sferisterio di Macerata dal 19 al 24 giugno con le due serate conclusive che si terranno il 23 e il 24 giugno. Musicultura sarà condotto da Flavio Insinna e da Carolina Di Domenico, entrambi esordienti per quanto riguarda la conduzione di uno degli eventi musicali più importanti del Paese. Le due finali di Musicultura saranno trasmesse su Rai Radio 1, la prima in diretta e la seconda in differita il giorno seguente e il meglio delle due serate finali diventeranno anche un programma televisivo che andrà in onda su Rai 2 in seconda serata. Tra gli ospiti delle serate ci saranno Ermal Meta, Paola Turci, Santi Francesi (già vincitori assoluti di Musicultura nel 2021 come The Jab) Rachele Andrioli e Coro a Coro, Dardust, Chiara Francini, Fabio Concato e Mogol.

I finalisti annunciati, tutti autori delle canzoni che interpretano, sono AMarti con "Pietra" (Ferrara), Ilaria Argiolas con "Vorrei guaritte io" (Roma), cecilia con "Lacrime di piombo" da tenere con le mani (Pisa), Lamante con "L’ultimo piano" (Schio, VI), Simone Matteuzzi con "Ipersensibile" (Milano), Santamarea con "Santamarea" (Palermo), Cristiana Verardo con "Ho finito le canzoni" (Lecce) e Zic con "Futuro stupendo" (Firenze). Tutti gli artisti si esibiranno una prima volta in diretta dalla Sala A di Via Asiago di Rai Radio1 prima di tornare a farlo davanti a 2400 spettatori quando saliranno sul palco dello Sferisterio.

"Mi sento di dire che stiamo vivendo una delle edizioni del concorso più interessanti di sempre, forse la più vivace – ha detto il direttore artistico di Musicultura  Ezio Nannipieri-, la qualità delle proposte in campo, sia in termini di contenuti sia di personalità, è particolarmente alta e piacevolmente varia, in netto contrasto con l’omogeneità di suoni, lessico, tematiche che la filiera industriale musicale tende attualmente a privilegiare. Ci sforziamo di contribuire onestamente a mantenere aperto uno spazio di libertà e di indipendenza creative, dove non vada perso il gusto dell’incontro e del confronto. Siamo molto contenti dei risultati del concorso e più in generale di quello che attraverso il concorso apprendiamo di un Italia che scrive e canta con la voglia di condividere questa esperienza".

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