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Amazon vuole lanciarsi nello streaming musicale: il contratto va sul web

Digital Music News ha ottenuto un contratto che dimostrerebbe l’intenzione di Amazon, l’azienda fondata da Jeff Bezos, di gettarsi nel mondo dello streaming musicale, e andare a fare concorrenza a colossi come Spotify e Deezer.
A cura di Francesco Raiola
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E alla fine pare che anche Amazon sbarcherà nel mercato dello streaming musicale. A svelarlo è il sito Digital Music News che pubblica il contratto, in esclusiva, che Amazon proporrà a chiunque voglia utilizzare il servizio. Da un po' si parlava della volontà dell'azienda di aprire un servizio tipo Spotify e ora pare che manchi poco: "Amazon ha intenzione di rendere disponibile uno o più servizi di sottoscrizione di musica digitale che sarà incluso in un pacchetto che prevede altri prodotti o servizi Amazon" si legge sul contratto. Un passo, quello di Amazon, che segue gli ottimi risultati raggiunti lo scorso anno dalle piattaforme di streaming che hanno tenuto a galla tutto il comparto musicale italiano, a fronte del continuo calo della vendita dei cd fisici e del primo anno in cui sono lievemente calate le vendite digitali.

Dopo la nascita di Beats Music, le voci sull'intenzione di aprire un servizio del genere anche da parte di YouTube, la corazzata Amazon scende in campo per occupare uno spazio abbastanza ingolfato. Il servizio farebbe parte di un'azione più grande per promuovere Amazon Prime e gli abbonamenti al servizio e forse per questo sarà dato al pubblico la possibilità di accesso gratuito, ma solo per un periodo limitato, al servizio che, appunto "offrirà ai clienti Amazon Prime lo streaming on-demand e un accesso limitato al download per una quantità selezionata di musica". Come riporta sempre DMN, non è chiaro il periodo in cui la piattaforma sarà disponibile al pubblico, ma Amazon chiede che il contratto sia firmato entro il primo maggio.

La musica è solo una parte, come detto, dei servizi su cui Amazon sta puntando: ci sono anche, ad esempio, lo streaming televisivo e i libri gratuiti. Inoltre il sito spiega anche come l'offerta sia un prendere o lasciare, ma non per tutti: "Fuori dalle major e i maggiori proprietari di contenuti, le etichette indipendenti non potranno negoziare i termini del contratto. Il contratto, stando alle fonti, è un ‘prendere o lasciare'.

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