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Ali, martelli e inseguimenti volanti per Ariana Grande su Fortnite: ecco com’è andato il concerto

Dopo Travis Scott, Steve Aoki e Marshmello, è il momento di Ariana Grande di sbarcare sulla piattaforma videoludica del momento: il capolavoro della Epic Games Fortnite. La popstar americana si è esibita in una mini esibizione da 14 minuti, traslando il concetto di musica e arte digitale, riuscendo a trovare la chiave di volta del successo nel mondo videoludico.
A cura di Vincenzo Nasto
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Dopo Travis Scott e Steve Aoki, anche Ariana Grande si lancia nel mondo dell'esibizione virtuale, questa volta abbracciando uno dei titoli videoludici più dominanti degli ultimi anni: il capolavoro della Epic Games, Fortnite. Il titolo sparatutto ha infatti ospitato la popstar americana sulla propria piattaforma virtuale, per un'esibizione che ha segnato un nuovo episodio dei mini-concerti sul gioco, ma che ha anche sviluppato una nuova sfumatura nel personaggio della cantante, capace di restituire alcuni dei suoi tratti identificativi nel gioco, non solo attraverso l'avatar, ma anche con le skin e le armi personalizzate. Un'esibizione da poco più di 10 minuti, confermando i tempi avuti in passato anche dagli altri artisti, che hanno lanciato la sua immagine in un territorio vasto e pieno di risorse come quello del gaming, una nuova fetta di pubblico in una medium che raramente aveva cercato una connessione con i protagonisti del mondo della musica.

Ariana Grande sbarca su Fortnite

Ariana Grande – Fortnite, il matrimonio è servito. Per l'occasione Epic Games, proprietaria del gioco da oltre 350 milioni di giocatori attivi ogni mese, ha voluto sposare tutte le idee della popstar americana, cercando di disegnare il vestito perfetto per il suo "Positions" parte del Rift Tour. Già partendo dalla sala d'attesa, visivamente differente rispetto alle esibizioni di Travis Scott, Steve Aoki e Marshmello. L'avatar della cantante non ha partecipato solamente alle fasi di gioco solite della Battle Royal, ma ha traslato l'universo della piattaforma in più dimensioni scenografiche, con il vantaggio di apparire enorme rispetto agli ospiti del suo concerto che la inseguivano. L'esibizione ha raccolto i successi della cantante come “Raindrops”, “7 Rings”, “Be Alright” “R.E.M.”, “The Way” e "Positions”, per poi vedere l'ascesa al cielo della cantante, con una navicella spaziale in attesa di trasportarla lontana dal gioco alla fine del suo mini-concerto. Un'esplosione di bianco, le ali che permettevano all'avatar di volare e la sensazione che questo tipo di eventi potrebbero (o sono già diventati) una nuova forma di fruizione musicale per gli utenti.

Il nuovo universo che lega musica e videogiochi

Sì, questo potrebbe essere il futuro degli eventi musicali virtuali, in grado di riunire più elementi, dalla musica al gioco, alla rappresentazione digitale. Un nuovo contesto che ha visto Ariana Grande protagonista negli scorsi giorni con oltre cinque spettacoli dal 7 al 9 agosto, ma che potrebbe diventare una formula di raccolta e ampiamento del pubblico per tantissimi artisti. In questo momento Fortnite, e in sé la Epic Games, ha fatto una scelta precisa: rivolgersi ai protagonisti della musica internazionale in grado di legare visivamente la propria immagine al gioco, una raccolta di artisti accomunati dalla estrosità visiva del proprio personaggio e della propria musica. Questo però non deve distrarre da ciò che la piattaforma potrebbe offrire a ogni artista in grado di collaborare con la società videoludica: un'esperienza virtuale in grado di raccogliere una fetta di pubblico tra le più ampie e giovani (oltre l'80% dei giocatori ha tra i 18 e i 24 anni), ma soprattutto una rappresentazione video che potrebbe esser benissimo paragonata a un video ufficiale su Youtube. Nuove sfumature narrative in grado di rendere ancora più visibile le immagini che la musica cerca di trasmettere.

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