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Alessandro Errico: che fine ha fatto il primo, vero, talento di Amici

Era la metà degli anni 90 e Amici era un talk show sui giovani e non il talent, condotto da Maria De Filippi, che conosciamo oggi. Da lì uscì Alessandro Errico, talento che passò due volte per Sanremo, prima di scomparire per un decennio. Che fine ha fatto oggi? Continua a fare musica e nel 2015…
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Ai suoi albori, quello che oggi è uno dei talent più noti del panorama italiano, era un talk show dove si parlava dei problemi dei ragazzi, di attualità, di come un giovane poteva affrontare la realtà che lo circondava. Era "Amici" e a condurlo era sempre Maria De Filippi che successivamente trasformo quell'idea nella gallina dalle uova d'oro che è oggi, un programma in grado di sfornare cantanti come Emma, Alessandra Amoroso, Marco Carta, Valerio Scanu e molti altri. Da quella prima versione sono usciti alcuni degli attuali collaboratori della presentatrice, e uscì anche un cantante che ebbe un discreto successo: Alessandro Errico.

Fu lui, infatti, il primo vero antesignano del vincitore di talent, ma forse, come succede anche oggi, il successo fu troppo improvviso e imprevisto e lo travolse al punto da mollare tutto e stracciare un contratto con la Sugar di Caterina Caselli. Alessandro Errico, infatti, cominciò a farsi notare tra gli amici della De Filippi mostrandosi anche un cantante con delle doti canore non indifferenti. È il 1996 e Errico sale per la prima volta sul palco dell'Ariston nella categoria "Giovani" con la canzone "Il grido del silenzio" che però non ottiene un'ottima posizione (tra i giovani quell'anno gareggiavano Syria – che vinse – Marina Rei, Carmen Consoli e Petra Magoni tra gli altri), dovendosi accontentare dell'undicesima posizione. Ma come spesso avviene al festival, non sempre una posizione nelle retrovie corrisponde per forza a un insuccesso nelle vendite (bussare Vasco Rossi) e così la canzone ottiene un incredibile successo commerciale, spingendo l'album "Il mondo dentro me" a raggiungere le 100 mila copie vendute e portando il nome del ragazzo all'attenzione di un pubblico maggiore, consentendogli di partecipare al Sanremo successivo, promosso tra i Big (dove gareggiano anche alcune "nuove proposte" dell'anno precedente) dove si presenta col pezzo "E penserò al tuo viso", tratto dal secondo cd, "Esiste che". Vinceranno i Jalisse e Errico non arriverà a potersi contendere un posto in finale.

Finita l'avventura sanremese, però, il ragazzo decide di mollare tutto, perché, dice in un'intervista "era arrivato il momento di prendermi del tempo" e decide di rompere il contratto che lo legava alla Sugar, anche perché i rapporti con la Caselli si fanno ruvidi (anche se in futuro il ragazzo avrà parole di stima per la discografica): "La mia discografica era Caterina Caselli, ma lei non mi consentiva di crescere ed esplorare nuove cose. Così in maniera anche piuttosto violenta ho rescisso il contratto. Non volevo entrare nel tritacarni delle case discografiche". Da quel punto il silenzio, che continua fino al 2005 quando ricominciano alcune interviste. Errico, infatti, deve pubblicizzare il suo nuovo progetto, i SoneTsenZ, una band questa volta, che lo vede al fianco di Mauro Di Donato, Marcello Ravesi, Cristiano Urbani, Enrico Rossetti e Paolo Lucini. Alla produzione due pezzi da 90 del rock italiano, ovvero Gianni Maroccolo, ex Litfiba, CSI, produttore dei Marlene e Riccardo Tesio dei Marlene con la partecipazione di Edoardo Sanguineti, uno dei maggiori poeti italiani contemporanei. La promozione dura un po', ma l'album non vedrà mai la luce, se non con alcuni brani apparsi in rete. Il perché della decisione di accantonare quel progetto lo dà in un'intervista a Rockol: "Mi resi conto, tuttavia, che in quei sette anni di assenza molte cose erano cambiate nell'industria discografica: una su tutte, la scomparsa della figura del discografico. A farmi perdere la speranza di vedere quel disco essere finalmente pubblicato fu l'incontro con il presidente di una nota major che, dopo aver ricevuto l'album, mi congedò dicendomi: ‘Complimenti per il disco! Lo sento tutti i giorni in macchina. In bocca al lupo!'".

Sempre più disilluso, Errico non smette di fare e pensare musica e nel 2013 pubblica "Mai e poi mai", il suo nuovo singolo, preludio a un lavoro più grande, ma prima arriva la lettera all'ex Presidente della Repubblica "Il mio paese mi fa mobbing", il cui video nasce da un flash mob al Quirinale assieme ai 3Cellos. Cosa si sa del nuovo album? Molto poco, ma qualche mese fa, a dicembre, sulla sua sua pagina Facebook il cantante, però, ha rivelato che il nuovo lavoro uscirà nel 2015 e ha svelato anche la tracklist. Sperando che questa sia la volta buona.

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