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Alea and the Sit ripartono da Brindisi con Fabrizio Bosso: la cantante racconta la Generazione Y

Alea, nome d’arte di Alessandra Zuccaro, è una mezzo soprano pugliese che si muove tra blues, jazz e soul. La cantante, che nel 2018 ha pubblicato il suo secondo album “Generation”, torna live con un concerto speciale che la vedrà protagonista nella sua terra, la Puglia, e per la precisione Brindisi, con ospite il trombettista Fabrizio Bosso.
A cura di Redazione Music
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Alea, nome d'arte di Alessandra Zuccaro, è una mezzo soprano pugliese che si muove tra blues, jazz e soul. La cantante, che nel 2018 ha pubblicato il suo secondo album "Generation", torna live con un concerto speciale che la vedrà protagonista nella sua terra, la Puglia, e per la precisione Brindisi. Il prossimo 22 febbraio, infatti, Alea and the SIT ripartono da lì per una versione aggiornata del loro ultimo tour. Si chiama Generation Reloaded il concerto che andrà in scena al Nuovo Teatro Verdi (le porte apriranno alle ore 20.30 con inizio concerto previsto per le ore 21) e vedrà la partecipazione straordinaria di un ospite speciale che condividerà con loro il palco per tutta l'esibizione.

Fabrizio Bosso a Brindisi con Alea

Sarà Fabrizio Bosso, infatti, ad arricchire questo appuntamento. Il musicista, quindi, accompagnerà con la sua tromba, famosa in tutto il mondo, questo Generation Reloaded che è il seguito naturale di Generation Tour, la tournée con cui Alea and the SIT hanno attraversato l'intero Stivale, facendo capatine anche in festival importanti come il Lucca Jazz Donna e il JazzMI di Milano. Questa nuova versione nasce sempre da "Generation",  scritto ed arrangiato in collaborazione con il trio lucano The Sit pubblicato per l’etichetta Arealive. Un lavoro che ha confermato le doti della cantante, che ha mescolato le proprie radici soul e R'n'B per nove brani con cui la cantante ha voluto raccontare la Generazione Y "alla costante ricerca di identità e di conferme, come della propria realizzazione lavorativa e personale, viaggio che si muove all'interno di un contesto storico dove tutto sembra essere solo ‘immagine'”, come ha detto lei stessa citando proprio una delle canzoni dell'album.

Alea, musica contro la superficialità dell'immagine

La risposta a questa superficialità dell'immagine non può che trovarsi nell'apertura verso altre culture e culture ‘altre', pare dirci Alea, che di questa apertura ne ha fatto un tratto distintivo. Se si ascolta "Joie", ad esempio, è facilmente comprensibile la sensibilità della cantante. Un brano che si fonda sulle percussioni del senegalese Meissa Ndiaye e che unisce il francese all'inglese. Ma l'album ha una caratterizzazione jazz che va assolutamente approfondito. Le canzoni, scritte e composte da Alea, sono arricchite dagli arrangiamenti del trio The Sit, che vede Giuseppe Trivigno al pianoforte e synth, Giuseppe Pignatelli al basso elettrico e Aris Volpe alla batteria e drum pad.

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