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Al Bano dice no al Festival di Sanremo: “È una scelta di rispetto, sarebbe meglio rimandarlo”

Dopo il tweet del Ministro Dario Franceschini, Al Bano è stato raggiunto dall’Adnkronos e ha ribadito la sua opinione, già espressa nei giorni scorsi:  “In onore del Festival e di ciò che ha rappresentato nel mondo per tutti gli italiani, Sanremo è meglio rimandarlo”. E su Amadeus: “Se lascia, mi dispiace”.
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Reazione a catena, ma questa volta non c'entra il format che lo stesso Amadeus ha portato al successo. Come prevedibile, il tweet del Ministro Franceschini sul "Sanremo senza pubblico" ha causato una serie di reazioni, prima tra tutte la volontà del conduttore e direttore artistico della 71esima edizione del Festival di Sanremo di lasciare immediatamente il comando e abdicare al suo ruolo. Adesso anche Al Bano fa sapere all'Adnkronos che "un Festival senza pubblico" rappresenterebbe "una scelta giusta".

Le parole di Al Bano

Dopo il tweet del Ministro Dario Franceschini, Al Bano è stato raggiunto dall'Adnkronos e ha ribadito la sua opinione, già espressa nei giorni scorsi:

La mia su Sanremo l'ho già detta: in onore del Festival e per ciò che ha rappresentato nel mondo e per gli italiani è meglio rimandarlo. È giusto che non ci sia il pubblico, sarebbe troppo rischioso. Per questo dico: ‘rispettiamo Sanremo e rimandiamolo. Hanno cancellato il Carnevale di Rio de Janeiro e il festival de Viña del Mar in sud America. Il Covid morirà, Sanremo deve essere onorato per quello che è e farlo in piena pandemia è un errore.

Amadeus vuole lasciare il Festival

E sulle indiscrezioni e i rumors che hanno coinvolto Amadeus in queste ore, circa la possibilità che lasci l'organizzazione del Festival, Al Bano commenta: "Sarebbe un peccato, ormai aveva fatto esperienza". Il conduttore avrebbe reagito male alle parole di Dario Franceschini, queste: "Il Teatro Ariston di Sanremo è un teatro come tutti gli altri e quindi, come ha chiarito ieri il ministro Speranza, il pubblico, pagante, gratuito o di figuranti, potrà tornare solo quando le norme lo consentiranno per tutti i teatri e cinema. Speriamo il prima possibile". Pochi minuti fa, un'altra replica del Ministro all'Ansa: "Le regole valgono per tutti". 

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