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Scott Moore muore a 84 anni: addio al chitarrista di Elvis Presley

È morto a 84 anni Scott Moore, storico chitarrista di Elvis Presley e inspirazione per generazioni di musicisti.
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L'ingegnere del suono Matt Ross-Spang e Scott Moore (via Instagram)
L'ingegnere del suono Matt Ross-Spang e Scott Moore (via Instagram)

Scott Moore, storico chitarrista di Elvis Presley e tra gli artisti inseriti nella Rock and Roll Hall of Fame è morto martedì, a 84 anni, nella sua casa di Nashville come riportato inizialmente dal Commercial Appeal e confermato successivamente da persone a lui vicine. Benché non siano state rese ancora noti i motivi del decesso, il chitarrista stava male già da tempo. Moore è stato al fianco del Re del Rock ‘n Roll ispirando nel tempo una generazione di chitarristi, compresi nomi del calibro di Keith Richards, Jimmy Page e Bruce Springsteen. A confermare il decesso il suo biografo James L. Dickerson che lo ha definito "il cofondatore del rock ‘n' roll grazie ai suoi riff", mentre l'ingegnere del Sun Studio ha scritto: "Perdiamo una delle persone migliori che abbia mai incontrato. Sono fortunato ad averti avuto come amico e sono contento di essere riuscito a vederti pochi giorni fa. Il chitarrista che ha cambiato il mondo, soprattutto il mio. Spero che non ti dispiaccia se continuerò a rubarti i riff".

Il ricordo di Priscilla, moglie di Elvis

Anche la moglie di Elvis, Priscilla, ha voluto ricordare il musicista:

Elvis amava Scott profondamente e passarono anni stupendi assieme, sia in studio che per strada. Scotty è stato un grande musicista e una leggenda vera e propria. La musica incredibile che Scotty ed Elvis hanno fatto assieme vivrà per sempre e influenzerà le generazioni a venire.

L'incontro con la leggenda del Rock ‘n' Roll

Il chitarrista incontrò Elvis nel 1954 quando assieme al bassista Bill Black incontrarono il cantante nei Sun Record Studios e grazie alla caparbietà di Elvis diedero vita a una delle più grandi realtà della musica contemporanea, che deve molto allo stile e agli assolo di Moore il quale in un'intervista del 2014 spiegò come incontro Elvis.

Un giorno andai a prendere un caffè con Sam [Philipps, che sarebbe diventato il produttore di Elvis] e la sua segretaria, Mario Keisker e fu lei a parlarci di Elvis. Non lo conoscevamo, ma Marion ne fu subito colpita e chiese a Sam se avesse mai sentito parlare di quel ragazzo. Sam le disse ‘trova quel numero e giralo a Scotty', poi venne da me e mi disse ‘Perché non dai un ascolto a quel ragazzo e dimmi cosa ne pensi'. Marion tronoò con un foglio su cui era scritto Elvis Presley e io dissi ‘Elvis Presley, ma che diamine di nome è mai questo!'.

La storia, poi, è nota, Elvis divenne una leggenda, firmando per la RCA e scalando le classifiche con pezzi ormai entrate nella Storia della musica: "Tutti vogliono essere Elvis, io volevo essere Scotty", disse una volta Keith Richards.

Il ricordo di Zucchero

Anche Zucchero ha voluto ricordare Scott Moore postando un pezzo cantato assiema Mark Knopfler

In memory of Scotty Moore. R.I.P.

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