18 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Addio a Ian McLagan, pianista degli “Small Faces” e dei “Faces”

È morto martedì sera, a seguito di un ictus, Ian McLagan, pianista degli “Small Faces” e dei “Faces”, che nella sua lunga carriera ha collaborato anche con artisti del calibro di Rolling Stones, Chuck Berry, Jackson Browne, Joe Cocker e Bob Dylan.
18 CONDIVISIONI
Immagine

È morto all'età di 69 anni Ian McLagan, pianista degli "Small Faces" e dei "Faces", che non è sopravvissuto a un ictus avuto nei giorni precedenti. Lo scrive il suo sito internet che ne sottolinea anche l'importante carriera avuta dal musicista inglese. McLagan era stato inserito nella Rock And Roll Hall of Fame proprio pochi anni fa, nel 2012. McLagan che collaborò anche con i Rolling Stones, si distinse per il suono che aveva contribuito a dare a due delle band più importanti del cosiddetto filone Mod degli anni 60.

Prima con gli Small faces e poi con i Faces

Gli "Small Faces" nacquero nel 1965, ma quattro anni dopo, a seguito dell'abbandono da parte del cantante, chitarrista e fondatore della band Steve Marriott cambiarono nome, semplificandolo in "Faces". Nel corso della propria carriera i Faces (formati anche da Ron Wood, Ronnie Lane, Kenney Jones e dal cantante Rod Stewart) arrivarono ai primi posti delle classifiche Usa e Gran Bretagna con il singolo"Stay With Me". Nel 1975, però, anche questa nuova band si sciolse e McLagan, conosciuto per il suo modo di suonare l'organo Hammond e il Wurlitzer, continuò a essere uno dei turnisti più apprezzato dal mondo del rock e del pop.

Le collaborazioni coi grandi del rock e del pop

Il pianista, infatti, collaborò coi Rolling Stones, sia in studio con "Some Girls" che live oltre a suonare, tra gli altri, anche con Chuck Berry, Jackson Browne, Joe Cocker, Bob Dylan, John Mayer e Bruce Springsteen. "Sono completamente devastato dalla notizia scioccante e so che è la stessa cosa per Ronnie e Rod" ha detto l'ex compagno Kenney Jones. McLagan avrebbe dovuto cominciare un tour americano oggi, mercoledì 4 dicembre, in apertura a Nick Lowe.

18 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views