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Adam Lambert e PSY nei progetti dei Queen

Il chitarrista Brian May non nega che qualcos’altro possa essere in cantiere con il cantante uscito dal talent show. Dopo il tour dello scorso anno in Europa, adesso si starebbe pensando ad un progetto televisivo. Infine non è esclusa una collaborazione con la star coreana.
A cura di Andrea Parrella
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Dopo un tour discusso e contemporaneamente esaltato come quello che l'anno scorso è andato in giro in molte piazze d'Europa, i Queen, rappresentati dai soli reduci dall'avventura originale, Bryan May e Roger Taylor, starebbero pensando di tentare un altro progetto con Adam Lambert in sostituzione a Freddie Mercury, come già accaduto la scorsa estate. Indipendentemente da critiche fisiologiche e lecite, l'operazione portata sui palchi l'anno scorso è stata assolutamente coraggiosa, con una sola punta di amarezza comportata dall'assenza di John Deacon, tuttavia non una novità. A vedere alcuni estratti delle esibizione della scorsa estate, monta nell'ascoltatore un certo imbarazzo che prescinde dalle capacità di Lambert, questo è un dato di fatto.

Ad ogni modo May, in un'intervista a Rolling Stones, ha confermato di apprezzare molto l'artista venuto fuori dai talent che ha avuto l'onore di accompagnarli lo scorso anno e che non esclude un altro progetto di collaborazione. Tuttavia questa volta sarebbe più minimal, forse indirizzato esclusivamente alla televisione: "Siamo alla fase in cui stiamo discutendo cosa fare. Forse sarà qualcosa di girato apposta per la tv. Penso che Adam sia un artista straordinario e una bella persona. Ci sentiamo e c’è una bella amicizia. Non stiamo parlando di fare un tour, ma un evento quello sì". Parole piuttosto chiare insomma, che lascerebbero presagire una quasi certezza della seconda reunion. Nel frattempo lo stesso chitarrista ha confessato anche di una eventuale liaison artistica con il personaggio musicale dell'anno, il coreano PSY:

Ha una cultura enciclopedica sui Queen e mi ha raccontato che ha voluto diventare un cantante quando vide il live dei Queen a Wembley nel 1986. Abbiamo un paio di idee e sì, potremmo fare qualcosa insieme.

Nessuno oserà mai accusare May per i suoi attacchi di spinto modernismo, il consiglio resta quello di andarci piano, perché tra la voglia di rimettersi in gioco e la svendita passa veramente un attimo.

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