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Achille Lauro criticato per Pio e Amedeo: “Mi danno dell’omofobo, dopo anni che mi chiamano fro*io”

Il caso Pio e Amedeo continua a far discutere anche in ambito musicale e per questo Achille lauro ha pubblicato uno sfogo sui suoi social in risposta, presumibilmente, a chi lo ha criticato per la partecipazione a “Felicissima sera!”. Il cantante ha risposto a chi gli ha dato dell’omofobo: “Da anni investo denaro, tempo e impegno per la tutela dei diritti umani”.
A cura di Redazione Music
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Lauro (ph Leandro Manuel Emede)
Lauro (ph Leandro Manuel Emede)

Il caso Pio e Amedeo continua a far discutere anche in ambito musicale e per questo Achille Lauro ha pubblicato uno sfogo sui suoi social in risposta, presumibilmente, a chi lo ha criticato per la partecipazione a "Felicissima sera!", il programma del duo pugliese che ha fatto molto discutere per lo sketch sul "politicamente corretto" con le parole ne*gro e fro*io. Il cantante aveva commentato con dei cuori il post dei due, ma evidentemente i fan non hanno apprezzato il suo appoggio.

Anni di umiliazione e vergogna

"Non parlo tanto, non metto la mia vita privata in piazza sui social – scrive il cantante, che ha da poco pubblicato il suo album "Lauro" -. Non mi interessa e quando è successo non mi è piaciuto farlo, tuttavia in questi giorni di forte polemica ho capito che in alcuni momenti, invece, dovrei farlo. L’ho capito quando mi hanno detto che il trucco è solamente appropriarsi di qualcosa che non mi appartiene. Ma il trucco non è solo trucco, è il mondo dove voglio portare le persone, è la mia volontà espressiva, è il colore e il vestito delle parole". Lauro parla di quante volte sia stato oggetto di discriminazione: "L’ho capito quando mi hanno umiliato pensando che io sia un pagliaccio che si mette in mostra. Ma nella mia interpretazione artistica la musica non è solo musica. È spettacolo, è uno stato d’animo, è un ideale, è libertà estrema, è il rifiuto nei confronti di coloro che credevano che io non fossi libero, o non fossi all’altezza, è conseguenza di anni di umiliazioni e vergogna".

Lo sfogo social di Achille Lauro

Nel programma di Pio e Amedeo, il cantante era stato al gioco con una doppia esibizione in cui rileggeva in chiave ironica "Rolls Royce" diventata "Fiat Punto" e "Me ne frego" con i due che imitavano i travestimenti del cantante al Festival di Sanremo. Lauro parla delle critiche che gli sono piovute addosso: "L’ho capito quando per un commento riferito alla solidarietà su lavoratori dello spettacolo mi hanno dato dell’omofobo, dopo anni che mi danno del “frocio” pensando di offendermi! Da anni investo denaro, tempo e impegno per la tutela dei diritti umani, per i diritti delle persone abbandonate nelle carceri, per aiutare i bambini negli ospedali, per i ragazzi nelle comunità, per chi non ha una casa, per coloro che sono rimasti senza lavoro, per chiunque abbia bisogno di aiuto e per essere artefice e partecipe, nel mio piccolo, di una rivoluzione per cui la condizione sociale, culturale e umana delle classi deboli e discriminate possa cambiare definitivamente".

Lauro e la vita in periferia

Il cantante ha sempre rivendicato la sua infanzia e adolescenza in periferia, lottando per emarginarsi dalla mascolinità tossica di certi ambienti, come ha anche confermato a Fanpage.it nei giorni scorsie ancora una volta torna sull'argomento: "Per chi non mi conosce ci tengo a ricordare che lo faccio da quando non avevo una lira, perché sono cresciuto tra gli emarginati e i reietti, perché so che vuol dire sentirsi diverso, mai compreso, solo. Quando per il mondo non sei nessuno. Mia madre mi ha educato insegnandomi che aiutare gli altri è una priorità e per chi ne ha la possibilità è un dovere. Attenzione perché la realtà non è solo quella che vedete su giornali e tv, e dietro quelle storie, molto spesso, ci sono vite vere fatte di sofferenza, valori e battaglie".

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