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Accampati nei sacchi a pelo per Emma: la tenerezza dei fan in coda dal giorno prima

Emma si esibirà in concerto questa sera al Palapartenope di Napoli e sono molti i ragazzi che hanno dormito fuori dalla struttura per non perdersi un posto in prima fila.
A cura di Francesco Raiola
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Emma durante la tappa milanese dell'Adesso Tour (foto di Luisa Carcavale)
Emma durante la tappa milanese dell'Adesso Tour (foto di Luisa Carcavale)

Francesca guarda il cellulare e non si accorge subito che sto provando a chiamarla, lo fa solo quando ritento con un sommesso "Scusa", allora alza gli occhi, mi guarda e quando le chiedo se quella fila di sacchi a pelo sia per il concerto di Emma che si terrà l'indomani, mi sorride e fa sì con la testa. Sono appena uscito dal DiscoDays, la fiera del vinile che si tiene alla Casa della musica, la struttura che è situata a fianco al Palapartenope, luogo storico dei concerti napoletani, dove stasera andrà in scena la tappa napoletana dell'Adesso Tour. L'oscurità calata nel tardo pomeriggio e il ritardo con cui ero arrivato non mi aveva fatto far caso a quei ragazzi assiepati a terra, fuori la struttura di Fuorigrotta.

"Non è il suo primo concerto che ho fatto così – continua Francesca -, sono stata a Milano, Roma, Bari, sempre con l'Adesso Tour. Le seguo tutte così: arrivo il pomeriggio del giorno precedente per riuscire a stare in prima fila, sempre" mi racconta, dispiacendosi per non averla mai conosciuta di persona: "Al massimo agli in store, quando firma le copie" spiega.

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Non è una novità quella dei fan che si accalchino giorni prima per assicurarsi un posto in prima fila, anzi, è abbastanza una costante che si ripete soprattutto con alcuni artisti. Qualche mese fa testimoniammo con le nostre telecamere quello che avvenne il giorno prima del concerto di Laura Pausini al San Siro di Milano. Eppure trovarti là, vedere questi ragazzi coi sacchi a pelo, i panini, che telefonano ai genitori rassicurandoli, coperti di tutto punto per combattere l'umidità e il freddo (e ieri sera anche la pioggia) fa sempre una tenerezza enorme. E lo fa ancora di più se chi sta là non è interessato in prima persona all'evento. Giusy, ad esempio, viene da Caserta ed è lì per fare compagnia al fratello diciassettenne (sic): "Volere bene vuol dire fare questo e altro, pensa che lui l'ha seguita a Roma e Bari – mi spiega -. Io ormai sono esperta, mi alterno con mio padre". E i vostri genitori non dicono nulla che state qua? chiedo senza malizia e ingenuamente: "Ormai si sono rassegnati", mi risponde sorridendo.

E allora in bocca al lupo e buon concerto, speriamo che prima o poi possiate anche scambiarci due parole che Emma, chissà, casomai proprio stasera.

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