Abramovich vuole Lady Gaga per uno show: cachet da 2 mln di dollari
Negli ultimi mesi sta diventando tremendamente di moda che dall'est europeo magnati o capi di stato noti per loro concezione della democrazia generalmente ritenuta alterata, assoldino star del pop mondiale per esibizioni private a party e feste. E' altrettanto prevedibili che ne derivi un'amara contestazione ai suddetti artisti, specie in relazione a cachet tutt'altro che low cost. E' accaduto prima a Jennifer Lopez, poi, più recentemente al rapper Kanye West, già contestato per i contenuti "razzisti" delle sue canzoni e adesso per l'esibizione in onore del leader kazako che gli ha fruttato un paio di milioni di dollari di compenso.
Ora, nell'occhio del ciclone, anche se solo potenzialmente, ci finisce Lady Gaga, che sarebbe presumibilmente finita nel mirino di Roman Abramovic, ricco possidente russo, proprietario della squadra di calcio inglese del Chelsea e uno degli uomini più facoltosi al mondo. Secondo quanto comunicato dal The Sun ci sarebbero già stati dei conatti affinché la cantante si esibisca a capodanno davanti ad una platea di celebrità ed imprenditori per la cifra considerevole di due milioni di dollari. Il tutto per fare un regalo alla sua nuova compagna, Dasha Zhukov, grande fan di Gaga. Emergeranno anche qui questioni di principio, legate, forse banalmente, all'entità del compenso; oppure qualcuno, attraverso un volo pindarico nemmeno troppo arzigogolato, pensando alla nazionalità del magnate si ricorderà che Lady Gaga ha, con il governo russo, un contenzioso che divide con Madonna, in merito alle loro idee contro l'omofobia espresse in occasione dei concerti a Mosca dello scorso anno. Idee che il governo guidato dal delfino di Putin Medvedev, non si può dire che sposi a pieno. A pensarci, proposte del genere non sono che segni del nostro tempo.