A TicketOne multa da 10 milioni di euro dall’Antitrust per abuso nella vendita dei biglietti
Guai per TicketOne, multata dall'Antitrust di oltre 10 milioni di euro per abuso di posizione dominante nella vendita di biglietti, dopo un'inchiesta di Striscia la Notizia. Come fa sapere in un comunicato, l'Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato ha irrogato la sanzione a CTS Eventim-TicketOne, che avrebbe "attuato una complessa strategia volta a precludere agli operatori concorrenti la vendita di un alto numero di biglietti per eventi live di musica leggera". Si parla di "Danni anche ai consumatori che non hanno potuto beneficiare di servizi migliori e prezzi inferiori praticati da altri operatori di ticketing". Non è certo una buona notizia per il colosso dei biglietti, in un momento storico privo di spettacoli dal vivo.
L'accusa contro TicketOne
Il gruppo CTS Eventim-TicketOne opera nel mercato italiano della vendita di biglietti per eventi live di musica leggera attraverso TicketOne S.p.A. ed è accusato di aver violato l’articolo 102 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione europea. Si parla di una serie di condotte, portate avanti "almeno dal 2013 e ancora in corso", in cui TicketOne ha stipulato contratti di esclusiva con i produttori e gli organizzatori di eventi, "nelle acquisizioni dei promoter nazionali Di and Gi S.r.l., Friends & Partners S.p.A., Vertigo S.r.l. e Vivo Concerti S.r.l., nell’imposizione dell’esclusiva sui promoter locali, nella stipula di accordi commerciali con gli operatori di ticketing di dimensione minore o locale e nei comportamenti di ritorsione e boycott nei confronti del gruppo Zed, anche per escludere dal mercato rilevante Ticketmaster, un nuovo operatore di ticketing".
I danni ai consumatori
Secondo l'Antitrust, la condotta di Ticketone definita "strategia abusiva" ha provocato danni anche nei consumatori perché ha praticato commissioni di vendita dei biglietti per eventi live di musica leggera superiori a quelli dei concorrenti, "limitando inoltre le possibilità di scelta e di acquisto dei consumatori tra i diversi operatori di ticketing". Già nel 2017 l'Antitrust multò Ticketone, in quell'occasione per il caso secondary ticketing. Conclude il comunicato:
L’Autorità ha, inoltre, imposto all’impresa dominante di concedere agli operatori di ticketing concorrenti la possibilità di vendere con qualsiasi modalità e mediante qualsiasi canale, a condizioni eque, ragionevoli e non discriminatorie, almeno il 20% del totale dei biglietti relativi agli eventi live di musica leggera prodotti o distribuiti da ciascun promoter ovvero dagli operatori di ticketing vincolati in esclusiva al gruppo CTS Eventim-TicketOne.
La replica di TicketOne
Questa la risposta di TickeOne, che ha annunciato l'appello al TAR: "TicketOne respinge fermamente le affermazioni contenute nel provvedimento dell’AGCM secondo cui la società avrebbe messo in atto un abuso di posizione dominante. L'Autorità ha preso una decisione manifestamente inappropriata, basata su una definizione del mercato rilevante errata e in violazione di norme imprescindibili in materia. TicketOne si appellerà al tribunale amministrativo competente ed è fiduciosa, anche alla luce della precedente giurisprudenza sulle decisioni dell’AGCM, che anche questo provvedimento sarà revocato dal TAR".