A Sanremo il reggae di Shaggy e Sting, che rende omaggio all’Italia con “Muoio per te”
Hanno scherzato molto tra di loro Sting e Shaggy, quando nel pomeriggio di mercoledì hanno incontrato alcuni giornalisti. Sono in grande forma, allegri come la canzone che ha dato il via alla loro collaborazione "Don't Make Me Wait", che mescola il pop a sonorità reggae e caraibiche. Sono loro, infatti, i primi ospiti internazionali di questo 68° Festival di Sanremo dopo una serie di ospiti italiani come Fiorello e Gianni Morandi. I due artisti porteranno live, quindi, per la prima volta in Italia e a pochi giorni dall'esibizione nella serata dei Grammy Awards, e anticipa l’uscita fissata per il 20 aprile dell’album collaborativo di ispirazione giamaicana “44/876”, un disco che "rispecchia appieno l’amore dei due artisti per la Jamaica, la sua musica, lo spirito dei suoi abitanti e la vitalità della cultura dell’isola nel mar dei Caraibi".
Il reggae che rende omaggio a Marley
Shaggy è uno degli artisti reggae più noti di questi anni, in Italia grazie soprattutto alle canzoni "Boombastic" e "It Wasn't me" mentre Sting, ovviamente, per la sua carriera prima con i The Police, una delle band più note degli anni 80 e poi con una altrettanto fortunata carriera solista e sul palco dell'Ariston porteranno questo singolo che oggi è al 14° posto della classifica EarOne delle più trasmesse dalle radio italiane e che, come dichiarato ai microfoni di Fanpage.it deve sicuramente qualcosa a Bob Marley e alla sua "Waiting In Vain".
Sting: omaggio all'Italia con "Muoio per te"
Ma la prima esibizione è stata, come promesso da Baglioni un omaggio alla nostra musica, alla canzone italiana e per questo Sting si è esibito in "Muoio per te", adattamento italiano firmato da Zucchero del suo brano “Mad about you”: "Non sarà facile cantarla in italiano – aveva detto il cantante – perché è piena di sillabe, e ci riuscirò solo cantandola piano. Se non dovrò farcela, al massimo la canterò in portoghese". L'esibizione però è andata bene, alla fine, soprattutto contando che l'italiano di Sting non è perfetto.
Qui il video dell'esibizione