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A 35 anni dal gol contro l’Inghilterra, i Foja pubblicano “‘A mano ‘e D10S” celebrando Maradona

“‘A mano ’e D10S” è la canzone che i Foja – una delle band napoletane più conosciute di questi ultimi anni – hanno pubblicato nelle scorse settimane per festeggiare proprio i 35 anni dal gol che Diego Armando Maradona segnò contro l’Inghilterra prima di quello che è considerato il più bello del mondo.
A cura di Redazione Music
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Il caso vuole che nelle due finali calcistiche più importanti dell'anno a livello di nazionali, ci siano tre squadre che hanno segnato la vita calcistica di Diego Armando Maradona. Da una parte, per la Coppa America, si sfideranno la sua Argentina e il Brasile (avversario storico della nazionale albiceleste), dall'altra, come sappiamo, a Wembley, per gli Europei, si sfideranno l'Italia, Paese che ne ha accolto le gesta e contro cui fu protagonista a Italia 90 e l'Inghilterra, ovvero la nazionale a cui riuscì a fare due dei gol simbolo della Storia del calcio, quello considerato il più bello di sempre e, prima, quello che conosciamo come quello della Mano de Dios (D10S per gli amanti del calcio).

la collaborazione di Alejandro Romero

E proprio "‘A mano ’e D10S" è la canzone che i Foja – una delle band napoletane più conosciute di questi ultimi anni – hanno pubblicato nelle scorse settimane per festeggiare i 35 anni da quella rete di mano segnata contro la nazionale inglese. Il brano è la versione in napoletano di "(INRI) La mano de Dios” ovvero la canzone scritta da Alejandro Romero, portata al successo mondiale da Rodrigo e inserita in "Maradona di Kusturica", il documentario dedicato dal regista serbo a Diego Armando Maradona nel 2008. E proprio Romero è l'ospite della band duettando in una strofa assieme a Dario Sansone, cantante del gruppo partenopeo, a cui si sono aggiunti anche i musicisti Ernesto Nicolás Enrich al bandoneón e Juan José Martinez alle percussioni.

Come nasce ‘A mano ‘e D10s

"Le canzoni hanno il potere di condensare intere esistenze nello spazio di una manciata di minuti, grazie ad Alejandro Romero, autore de ‘La Mano de Dios', abbiamo avuto l'opportunità di raccontare la vita del nostro ‘Dio Umano' Diego Armando Maradona, con gli occhi, il cuore, la passione, l'anima e le parole della nostra città – ha dichiarato Sansone -. "A mano ‘e D10s' è l'incontro tra due anime gemelle, Napoli e Buenos Aires, legate a distanza dal proprio idolo rivoluzionario, e da suoni passionali. In questa canzone il bandoneon, il bombo leguero incontrano mandolino e tammorra, il canto napoletano e quello argentino, a testimonianza che Maradona non muore, la sua storia non finisce, suona, abbattendo distanze e differenze".

Il videoclip tra lo stadio Maradona e il resto del mondo

Insomma, una commistione di culture e di sensibilità che si riscontrano anche nel video della canzone, che si svolge principalmente allo Stadio Diego Armando Maradona, appunto – l'ex Stadio San Paolo dedicato al campione argentino dopo la sua scomparsa -, ma che si sposta anche in altre città del mondo, dalla Cina all'India a dimostrazione di quanto il miti di Maradona sia universale: "La vostra canzone mi ha emozionato. Sono testi evocativi che mi fanno ricordare il filo rosso che mi ha legato a Diego per tutto il tempo della nostra amicizia. E’ stato un uomo leale, combattente e attento a chi aveva bisogno, nonostante le sue fragilità. Diego incarnava l'uomo moderno, forte e debole nello stesso tempo" ha detto Gianni Minà, giornalista che è sempre stato vicino a Diego, ascoltando la canzone.

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