45 anni per Daniele Silvestri, un cantautore lo vogliamo così
Daniele Silvestri compie 45 anni. Accade durante un tour che definire riuscito è un minimalismo. Un tour che va avanti da due mesi e che non si fermerà fino ad inizio autunno. Nelle ultime settimane "Stizziscitici", il singolo lanciato proprio durante il tour, è stato pubblicato su Spotify e il riscontro del pubblico non è stato indifferente. Insomma, si starebbe qui a tessere le lodi di uno dei cantautori più apprezzati e popolari d'Italia ancora per molto tempo, se non si provasse la sensazione di farlo solo per onorare il suo genetliaco.
Il processo di maturazione dell'artista, per quanto riguarda la poetica e lo stile musicale non è stato traumatico, l'impressione p che negli ultimi anni Daniele Silvestri sia artisticamente cresciuto senza perdere lo smacco e l'ironia che l'hanno contraddistinto da sempre (questo perché si circonda di musicisti che sono prima di tutto amici, coi quali in tour nascono molte cose poi inserite nei lavori discografici), ma allo stesso tempo non è mai parso in emergenza di cose da dire.
In evoluzione, certo, una poetica che è stata profondamente intrisa di valori di sinistra in passato, che lo è ancora oggi ma di una sinistra, pur lasciando spazio ad un giustificato scoramento, facilmente riscontrabile in pezzi recenti come "Precario il mondo" in S.C.O.T.C.H. oppure la più recente "A bocca chiusa", portata a Sanremo nel 2013 (detto tra noi: avrebbe meritato di più). Un cantautore, oggi, lo vogliamo come Daniele Silvestri: assenza di alterigia, spocchia o superbia, una dose di semplicità copiosa, cultura e intelligenza, simpatia e capacità assoluta di saper parlare a tutti.