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30 anni di ‘È quasi magia Johnny’, Cristina D’Avena: “Non posso non cantarla ai miei concerti”

A 30 anni dalla prima messa in onda del cartone animato “È quasi magia, Johnny!”, titolo italiano di “Orange Road”, l’anime tratto dal popolarissimo manga di Izumi Matsumoto, Fanpage.it ha contattato Cristina D’avena per un commento a caldo sul rapporto che i suoi fan hanno con il brano da lei interpretato, inserito anche nel primo disco del progetto Duets. “Duets Forever- Tutti cantano Cristina”, il nuovo album di Cristina D’Avena, è già entrato ai vertici delle classifiche di vendita.
A cura di Redazione Music
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Il 24 gennaio 1989 andava in onda per la prima volta su Italia 1 “È quasi magia, Johnny!”, titolo italiano di “Orange Road”, l’anime tratto dal popolarissimo manga di Izumi Matsumoto. Il cartone animato ha avuto il merito di parlare, in maniera edulcorata per i più piccoli, degli equivoci e delle emozioni scaturite dalle pene d’amore. A 30 anni dalla prima messa in onda, Fanpage.it ha contattato Cristina D'avena per ricevere le sue personali emozioni a caldo e un commento sulla versione del 2017, fatta con i La Rua e inserita nel primo disco del progetto Duets.

Ciao Cristina, sapevi che oggi sono 30 anni dalla messa in onda di È quasi magia, Johnny?
Ciao! Mamma mia, sono già passati 30 anni… Sembra ieri! Si, so che oggi Johnny e i suoi amici compiono 30 anni! Facciamogli gli auguri!

Le tue canzoni amate sono tantissime, ma il tuo pubblico che rapporto ha con questa sigla?
È uno dei brani che il pubblico mi richiede sempre e se non la canto iniziano ad urlare "Johnny! Johnny! Johnny!"  È molto amato e non posso non cantarla ai miei concerti.

E tu, invece?  Ti piace  cantarla e quanto ti piaceva – se ti piaceva – il cartone animato?
È uno dei miei brani preferiti, perché è trascinante e mette tanta carica. Qualche volta mi è capitato di vedere anche il cartone animato e mi piace.

Cristina si sentiva più Sabrina o Tinetta?
Beh, per alcuni versi mi sento più Sabrina, sensuale ,"donna" e amo  la musica proprio come lei. Per altri mi sento un po' Tinetta  in quanto ho un po' la sindrome di Peter Pan, mi piace  scherzare con gli amici e sorrido sempre.

Nel 2017 l’hai rifatta per il primo disco del progetto Duets: come nacque la versione coi La Rua?
Guarda, è un brano  che hanno scelto loro ed io ne sono stata felicissima perché ne è venuto fuori un piccolo  capolavoro. I La Rua lo hanno impreziosito mettendoci tutto il loro carattere e il loro sound che a me piace tantissimo.

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