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Festival di Sanremo 2017

Nesli e Alice Paba a Sanremo 2017 con “Do retta a te” (TESTO E AUDIO)

Al Festival di Sanremo, Nesli e Alice Paba si presentano con la canzone “Do retta a te”, mentre nella serata delle cover porteranno sul palco dell’Ariston “Ma il cielo è sempre più blu”.
A cura di Daniela Seclì
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Nesli e Alice Paba saranno in gara al 67° Festival di Sanremo con il brano “Do retta a te”, nella sezione Campioni. La canzone è stata scritta dallo stesso Francesco Tarducci e da O. Grillo. Nesli tiene fede a quelle sonorità pop abbracciate negli ultimi anni, quando ha deciso di allontanarsi dal rap. Il brano potrebbe peccare un po', nelle rime un po' troppo telefonate, ma in fondo la semplicità di espressione è anche uno dei punti di forza dei brani dell'artista. L'ultimo album di Nesli è "Kill Karma", uscito il 1º luglio 2016. Alice Paba, invece, ha previsto l'uscita del suo primo album nel 2017. Sarà intitolato "Se fossi un angelo".

 Testo e Audio di Do retta a te

Do retta a te

Do retta al tuo cuore, ti lascerò andare
Ma poi non tornare perché fa più male
Do retta al cammino, restarti vicino
O correre lontano andando verso il mio destino.
Do retta al tempo che tutto lava
Che fa sbiadire quanto mi amava
Quanto mi odiava, do retta a questo
Alla prigione che ogni giorno costruisco.
Senza catene addosso è solo il bene che ora posso esprimere
E ridere perché ho imparato solo adesso a vivere.
Tu se questo è il senso lo sai tu
Quello che cerco non c’è più
Restare uniti oppure persi in questa vita e ricomincia quando è già finita
Tu dicevi non ci penso più
Volevi il cielo sempre blu
La notte è lunga un giorno e io non torno mai, do retta ai guai che mi hai dato tu.
Do retta a mio padre che dice di andare e di stare attento alle donne perché ti fanno cambiare.
Do retta al mondo e al solo credo che ci governa come impazziti.
Senza catene addosso è solo il bene che ora posso esprimere e ridere perché ho imparato solo adesso a vivere.
Tu se questo è il senso lo sai tu
Quello che cerco non c’è più
Restare uniti oppure persi in questa vita e ricomincia quando è già finita
Tu dicevi non ci penso più
Volevi il cielo sempre blu
La notte è lunga un giorno e io non torno mai, do retta ai guai che mi hai dato tu.
Persa in tutte le strade che portano sempre in un posto
Come le persone si incontrano e vanno all’opposto
Come le persone si incontrano e vanno all’opposto e vanno all’opposto.
Tu dicevi non ci penso più
Volevi il cielo sempre blu
La notte è lunga un giorno e io non torno mai, do retta ai guai che mi hai dato tu.

L'esibizione Nesli e Alice Paba

La cover di "Ma il cielo è sempre più blu"

Nella terza serata del Festival di Sanremo, i 22 Big si esibiranno nelle cover e Nesli e Alice Paba canteranno "Ma il cielo è sempre più blu". L'inedita coppia di artisti, dunque, renderà omaggio a Rino Gaetano ricordandolo con uno dei suoi brani più amati. La canzone risale all'estate del 1975 e durava 8 minuti e 43 secondi. Così venne divisa in due parti: "Ma il cielo è sempre più blu – Parte I" e "Ma il cielo è sempre più blu – Parte II". All'epoca, inoltre, il brano si scontrò con la censura. Conteneva frasi, infatti, che ai tempi venivano considerate non appropriate e dunque, impossibili da diffondere. In particolare, l'ostilità scaturiva dai versi: "Chi tira la bomba, chi nasconde la mano" e "Chi canta Baglioni, chi rompe i coglioni". Rino Gaetano morì nel 1981 dopo un incidente d'auto. Alcuni anni più tardi, la versione completa del brano "Ma il cielo è sempre più blu" venne pubblicata nella raccolta "Gianna e le altre…".

La storia di Nesli a Sanremo e il debutto di Alice Paba

Alice Paba ha solo 19 anni ma ha alle spalle la vittoria della quarta edizione di ‘The voice of Italy'. Per lei, questa sarà la prima volta sul palco dell'Ariston. Nesli, invece, ha già avuto modo di prendere parte al Festival di Sanremo. Nel 2013, il suo nome fu annunciato come certo, poi però non rientrò nella rosa dei Big. L'artista ci riprovò due anni dopo, riuscendo a rientrare tra gli artisti in gara. Partecipò, dunque, a Sanremo 2015 con il brano "Buona fortuna amore" di cui disse: "È una lettera d'amore a una persona lontana. Quando si dividono le strade e ci si separa. Non c'è rabbia, è un augurio e la celebrazione di un addio". Si classificò tredicesimo.

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