Nuove accuse a Michael Jackson, una donna: “Abusò di me a 12 anni, mi pagò per tacere”
Piovono nuove accuse di abusi sessuali su Michael Jackson, a 7 anni dalla morte de Re del Pop, avvenuta nel 2009. L'ultimo capitolo di quella sembra essere una storia infinita, raccontato da Daily Mail, è la querela presentata da una donna che si è identificata semplicemente come ‘Jane Doe' (il nome usato negli Usa nei casi di anonimato) e ha sostenuto di aver subito sevizie dal cantante quando aveva solo 12 anni. Inoltre, Jackson – secondo quanto affermato dalla querelante – l'avrebbe pagato 900.000 dollari per avere il suo silenzio.
I presunti messaggi di Jackson: "Sono pazzo di te"
Nell'eterna odissea giudiziaria sulla presunta pedofilia di Jacko, stavolta c'è una novità. Si tratta infatti della prima donna ad averlo denunciato (le accuse precedenti erano sempre state fatte da uomini). La supposta vittima, che ora ha circa 40 anni, sostiene che le violenze sarebbero iniziate nel 1986, quando lei e sua madre visitarono la sua casa di Hayvenhurst come turisti. Il cantante l'avrebbe portata "nell'area delle caramelle", dove l'avrebbe sottoposta per la prima volta agli abusi, continuati però fino a quando aveva 15 anni. La donna ha inoltre presentato agli inquirenti una serie di messaggi che Jackson le avrebbe inviato successivamente, nei quali lui le avrebbe scritto di amarla e di essere ‘pazzo' di lei. Ognuno di questi biglietti porta la firma Michael o ‘MJ'.
Sempre secondo ‘Jane Doe', Jackson avrebbe inizialmente comprato il suo silenzio con 2.500 dollari, facendo poi salire sempre più in alto le cifre, con 900 mila dollari versati fino al 1996. Oggi la donna, che ha recato tali assegni e le lettere come prove, ha presentato denuncia per danni non specificati per stress emotivo. Non è chiaro, comunque, per quale motivo abbia aspettato così tanto tempo per farsi avanti.
