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Cranio Randagio su Facebook, gli ultimi messaggi: “Un male che lacera, ma che fortifica”

Morto a soli 22 anni in circostanze non ancora chiarite dopo un party a casa di amici, Vittorio Bos Andrei stava lavorando a un nuovo disco. Ecco le ultime parole riservate ai fan dal rapper lanciato da Mika a X-Factor 2015, che su Facebook annunciava un album molto personale, “straziante”, fatto di quel male “che lacera solo per renderti più forte”.
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A cura di Valeria Morini
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La morte, a soli 22 anni, del rapper emergente Cranio Randagio, nome d'arte di Vittorio Bos Andrei, ha sconvolto la scena musicale italiana. Al grande pubblico era noto soprattutto per la sua apparizione a "X-Factor 2015", dov'era stato selezionato da Mika ai Bootcamp (era stato eliminato nella fase Homevisit), ma nel mondo del rap underground Andrei era una voce interessante e in crescita.

Trovato morto a casa di un amico in circostanze non chiarite (si sospetta un mix di alcool e droghe, consumato presumibilmente alla festa della sera prima) Cranio Randagio stava per pubblicare un nuovo album molto atteso, cui stava lavorando alacremente e con grande entusiasmo. Una gioia e un'attesa che traspare in alcuni degli ultimi post pubblicati su Facebook, in cui annunciava un disco molto sentito e personale:

Sono un paio di mesi che sono fermo con i live e mi rincuora che molti di voi mi scrivano sollecitando uno show nella propria città. Se sono fermo è perché sto lavorando tanto e se sto lavorando tanto è solo perché voglio davvero che in questo disco nulla sua lasciato al caso. Scrivo strofe in pezzi di altri artisti, giro video in posti mozzafiato per poi tornare in una camera, avvolto da una coltre di fumo, a fare l'unica cosa che so davvero fare. Scrivere. Raccontare. Vi ringrazio per la pazienza, molto presto sarete ricompensati. Promesso.

"Voglio regalarvi l'ennesimo pezzo di anima mia"

Segnato da una tragedia familiare (la perdita del padre a 15 anni), Cranio Randagio aveva messo letteralmente la sua anima nell'ultimo progetto, promesso come "carico, a tratti straziante". I suoi fan non avranno più la possibilità di ascoltarlo (almeno nella sua interezza, com'era nel progetto finale del giovane rapper), ma la sua eredità resterà in ciò che aveva già composto, nei precedenti lavori che hanno raccolto grande successo sui social, nelle sue parole regalate al pubblico:

Si dice che gli occhi siano lo specchio dell'anima e che la mia anima sia lo specchio dei miei dischi. Questo album è a circa la metà della sua lavorazione ed è, e sarà, diverso e pesante, carico, a tratti straziante. Dalle liriche al sound, rasando traccia dopo traccia il minimo accenno di peli sulla lingua, mostrando tutta la sporcizia celata, quasi come se mi spogliassi pubblicamente. Sono sicuro che vi piacerà come sono sicuro che farà anche del male, ma quel male bello, quello che lacera solo per renderti più forte. Non vedo l'ora che questa nuova avventura inizi, non vedo l'ora di guardarvi di nuovo negli occhi uno ad uno sopra e sotto al palco, non vedo l'ora di regalarvi l'ennesimo pezzo di anima mia. Siete i miei migliori amici. Prendiamoci quello che ci spetta.

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