Yes, la musica è come un viaggio
Hanno da poco festeggiato i loro primi quarant’anni di carriera. Sono gli Yes, storica band britannica di rock progressivo, nata nell’anno dei rivolgimenti politici, il 1968. Il gruppo, però, non si lasciava coinvolgere dalle tensioni che, in quell’epoca, ruotavano anche attorno ai concerti, come afferma il batterista Alan White
: “Noi andavamo dritti per la nostra strada, badavamo solo a suonare per la gente e a renderla felice”.
E, a proposito del nostro Paese, è ancora White che parla: “In Italia abbiamo sempre avuto un pubblico attento e che conosce benissimo la nostra musica”. Tre le date in programma: si comincia questa sera, al “Teatro Comunale” di Vicenza; il 4 la band sarà al “Tenda Strisce” di Roma e il 6 all’“Arcimboldi” di Milano.
Nonostante la lunga carriera e le tante entrate e uscite dei vari membri – gli unici rimasti sempre fedeli sono proprio White e il bassista Chris Squire –, la band percepisce ancora ciò che fa come un’entusiasmante e personalissima avventura: “L’idea resta quella di progettare e dar forma alla musica in modo che ogni singola canzone diventi come un viaggio, un’avventura musicale”.
Paola Ciaramella