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“Whitney Houston non è morta a causa delle droghe” dice l’ex marito Bobby Brown

Bobbi Brown non crede che la moglie Whitney Houston sia morta principalmente a causa delle droghe e in un’intervista a Rolling Stone accusa ancora il compagno della figlia, Bobbi Kristina, morta nel 2015.
A cura di Redazione Music
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Alla morte di Whitney Houston, avvenuta per annegamento, hanno contribuito altri due fattori: l’uso cronico di cocaina e l’aterosclerosi.

"Whitney Houston non è morta a causa della droga" dice l'ex marito Bobby Brown in un'intervista a cuore aperto a Rolling Stone e lo conferma anche quando gli fanno notare che nel corpo della cantante erano state trovate, appunto, tracce di sostanze stupefacenti: "Non credo sia morta a causa delle droghe, non solo, anche perché stava lavorando tantissimo su se stessa per cercare di rimanere sobria e inoltre era una grande donna". Sono stati anni complessi per Bobby Brown che in pochi hanno ha visto prima morire la moglie, Whitney, nel 2012, e pochi anni dopo, nel 2015, la figlia Bobbi Kristina, trovata in stato di incoscienza nella vasca da bagno (dove fu trovato anche il corpo della madre) e rimasta in vita in maniera artificiale per mesi.

Comunque felice della sua vita

Anni complessi per un uomo che in passato ha dovuto affrontare, anche lui, enormi problemi di dipendenza e che, appunto, si è ritrovato a perdere all'improvviso due delle donne della sua vita: "Era un Bobby Brown differente, credo. Ero triste – dice parlando di quel periodo e della differenza con l'attualità -. Ero sposato e solo allo stesso tempo ed è difficile fare i conti con questa cosa. Ora non sono più solo, non sono triste, non ho niente di cui essere triste, in fondo la vita mi ha trattato bene. Dopo tutto quello che ho attraversato, dagli attacchi di cuore, infarti, cose così, sono ancora qua. Sto affrontando tutto quello che ho attraversato nel mio passato e lo accetto, ho accettato che le cose brutte accadono".

Il rancore per il compagno di Bobbi Kristina

Se c'è una cosa, però, che non accetta è che il compagno della figlia Nick Gordon, che non è accusato o condannato in alcun modo per la morte di Bobbi, sia libero. Non crede che sia stata fatta giustizia, anzi, il risentimento è enorme: "Ci sarebbe giustizia se fosse chiuso da qualche parte in cui potrebbe subire uno stupro. È così, infatti, che mi sento io, violentato da lui che mi ha portato via mia figlia".

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