Vent’anni di Vibrazioni: “Prima eri più protetto, oggi sei soggetto a cambi d’umore in base al web”
Vent'anni di carriera non sono pochi, lo sanno bene Le Vibrazioni, la band composta da Francesco Sarcina alla voce e alla chitarra, Stefano Verderi alla chitarra e alla tastiera, Marco Castellani al basso e Alessandro Deidda alla batteria, che il prossimo 26 marzo festeggeranno con un concerto al Mediolanum Forum di Milano. La band, autrice di brani come "Dedicato a te", "Vieni da me", "In una notte d'estate", "Così sbagliato" fino a "Pensami così" è uno dei gruppi più longevi del rock italiano, e ha attraversato momento di alti e bassi, prendendosi una pausa e tornando nel 2018 con il Festival di Sanremo, palco che avevano calcato anche nel 2005 con la canzone "Ovunque andrò", che ha visto, poi, la pubblicazione dell'ultimo album "V" che porteranno anche in giro per un tour europeo.
A Fanpage.it la band ha ripercorso un po' questi anni, le loro canzoni più famose, come "Vieni da me" ("Pochi mesi fa erano in 120 mila a cantarla"), mentre "Dedicato a te" è il nostro primo singolo, tratto da una storia vera, è una lettera di ringraziamento per questa Giulia che mi ha salvato la vita, è stato un singolo stravenduto e ha un record, nel senso che è stato uno di quei brani che è rimasto più di 14 settimane primo in classifica nelle radio. Era l'epoca in cui si vendevano ancora i cd singoli". Le Vibrazioni continuano a essere protagonisti e infatti la loro "Pensami così" è la canzone che fa da sigla al programma televisivo Vieni da me di Caterina Balivo: "Inizialmente volevano la canzone omonima, poi abbiamo deciso di fare un jingle apposta e poi è nata la canzone"
Rispondendo alle domande degli utenti del web, la band torna anche sullo scioglimento: "Noi non ci siamo mai sciolti, ci siamo presi una pausa perché molte volte accade che dopo un percorso come il nostro, molto intenso, quando scende l'entusiasmo è meglio prendere un break.. Poi, appunto ci siamo riuniti perché abbiamo ritrovato l'entusiasmo" hanno raccontato ai microfoni di Fanpage.it a cui hanno anche raccontato della loro gavetta ("Il 26 marzo, al Forum di Assago festeggiamo i 20 anni di questa formazione, abbiamo fatto gavetta, quella vera, che significa caricarsi e scaricarsi gli strumenti, suonare davanti a due persone", del festival europeo ("Madrid sarà il punto di partenza del nostro tour europeo che comincerà il 5 febbraio del 2019 perché vai a suonare per tutti gli italiani all'estero, ma speriamo non ci siano solo italiani") e del loro rapporto con Sanremo e le differenze affrontate nelle diverse edizioni a cui hanno partecipato: "Sanremo è stato il palco, l'apoteosi della nostra reunion: la differenza tra il 2005 e quello del 2018 è che lì arrivavamo da un grandissimo successo, eravamo in giro da due tre anni, ma non ci portò bene, perché andammo a cercare qualcosa che era già stato confermato, sarebbe stato più intelligente fermarsi lì e fare un altro lavoro. Un'altra differenza tra i due Sanremo è che all'epoca non esisteva internet così come è concepito adesso, non potevi rivedere la performance, i social, tutto questo meccanismo non esisteva per cui eri più protetto e meno soggetto a cambi d'umore a seconda di quello che dicevano su di te."