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Vasco vs Nonciclopedia: scende in campo Tania Sachs. Ma è ancora battaglia sul web

Impazza la polemica legata al caso mediatico del giorno. Sulla questione Nonciclopedia si è espressa anche la storica portavoce del cantante: “E’ diffamazione”. Ma in Rete ci tengono a precisare: “Si chiama satira!”
A cura di Biagio Chiariello
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il rocker italiano replica dopo le polemiche tramite la sua portavoce tania sachs

La replica di Vasco Rossi dopo la polemica innescata in Rete, a seguito del caso Nonciclopedia, era attesa da tutto il popolo del web. E non solo. La storia del giorno che, in un momento in cui probabilmente si dovrebbe discutere di altro in Italia, ha catalizzato l'attenzione di mass media e opinione pubblica ha un nuovo capitolo.

Trattasi di diffamazione. Tramite un post sulla sua pagina Facebook, che sostituisce gli ormai amati "clippini", scritto dalla storica portavoce del Blasco, Tania Sachs, viene spiegato il punto di vista del diretto interessato .

A proposito di Nonciclopedia, prima di tutto fatti e non solo parole:

piu'di un anno fa, nel febbraio 2010, abbiamo sporto querela per diffamazione nei confronti del sito Nonciclopedia che degli insulti contro Vasco Rossi aveva fatto la sua bandiera. Insulti quotidiani e gratuiti, insulti a tempo perso e senza alcun motivo. A un anno e mezzo circa dalla denuncia per diffamazione il magistrato in questi giorni ha riscontrato che gli elementi di reato per diffamazione esistono tutti e lo ha comunicato alle parti. In seguito alla comunicazione del magistrato, gli ammministratori di quel sito hanno deciso autonomamente di chiudere il sito perché si sono evidentemente accorti di essere nel torto. Vasco non ha mai chiesto la chiusura del sito, ha molto semplicemente chiesto al suo avvocato di difenderlo in sede giudiziaria dalla diffamazione, persistente. E' evidente che non sono vittime, ed è un giudice a decidere che sussiste il reato per diffamazione, cosa ben diversa dal definirsi un sito di satira. Attenzione a pubblicare notizie solo unilaterali, chi si occupa di web sa bene che è molto difficile far chiudere un sito, se non addirittura impossibile. Difendersi dagli insulti che piovono in maniera gratuita e non si sa per quale motivo, non è solo lecito, E' DOVEROSO: libertà di stampa non è libertà di offendere.

La qui presente nota, però, non ha fatto altro che peggiorare la situazione, come era prevedibile. Le repliche non si sono fatte attendere e – sebbene rispetto ai precedenti commenti giunti subito dopo la notizia della chiusura del sito parodistico per proteste, si nota una presenza maggiore di veri e propri fan del cantante – le critiche sono davvero numerose: "Vasco non è diffamazione, si chiama satira", scrive un utente, mentre un altro lo accusa di aver fatto la fine "dell'odiato Giovanardi" (in riferimento alla querelle sulla droga di qualche settimana fa. C'è anche chi gli fa notare che "le tue canzoni toccano l'anima, ma hai anche un carattere troppo da adolescente permaloso". E c'è anche chi riesce a vedere i fatti sotto la lente "sporca" della politica, definendo il caso una "bassissima provocazione propagandistica" dei "giovani comunisti della FGCI".

Nel momento in cui scriviamo non è ancora chiaro se il team legale di Vasco Rossi opterà per il dibattimento in tribunale: quel che è sicuro è che la denuncia è stata depositata.

Poco fa è arrivato anche il chiarimento dei ragazzi di Nonciclopedia:

In queste ore la rete si sta mobilitando in massa (testate giornalistiche, blogger, singoli utenti di forum, ecc) per sostenerci e divulgare la notizia da noi riportata. Abbiamo letto molte cose interessanti, alcune spiacevoli da cui ci dissociamo (insultare le persone non è giustificabile), e altre totalmente assurde. Per questo per noi è necessario chiarire alcuni punti:

  1. Allo stato attuale non c'è stato alcun processo. Nessun magistrato ha contattato gli amministratori (che di conseguenza non hanno motivo di sentirsi in "torto").
  2. Il sito chiude per protesta, non per costrizione.
  3. La protesta si è resa necessaria nel momento in cui venendo incontro alle richieste (seppur opinabili, visto che questo È un sito di satira) dell'avvocato di Vasco Rossi di rimuovere la pagina dedicata al "rocker", la denuncia a carico di "ignoti" non è affatto caduta.
  4. Abbiamo offerto la nostra piena collaborazione già nel 2010. Per tutta (non)risposta alcuni amministratori sono stati convocati dalla polizia postale un anno dopo!!!
  5. Nonciclopedia non ha motivo di preoccupazione da tutta questa vicenda. Siamo totalmente aperti al dialogo con Vasco, Tania Sachs (la sua portavoce) o l'avvocato che finora sembra aver deciso di non rivolgerci più la parola.
  6. In ultimo, mi sento in dovere di ricordare a Vasco Rossi e ai grandi vip come lui che Nonciclopedia è una comunità eterogenea costituita per la maggior parte da adolescenti. Ragazzi che credono ancora nel mito dell'eroe buono, del vip in grado di comprenderli e guidarli sulla retta via senza bisogno di usare il bastone.


E mentre il fiume di commenti scorre veloce e irruento, la battaglia tra Vasco e Nonciclopedia sembra destinata a dover durare ancora molto.

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