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Vasco Rossi parte da Lignano tra musica, Isis e sfide: ‘Ai giovani dico non abbiate paura’

Si è svolta a Lignano Sabbiadoro la data zero della serie di concerti che Vasco Rossi terrà allo stadio Olimpico di Roma, dove si esibirà per quattro date consecutive. Un’impresa che non era mai riuscita a nessuno.
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Vasco Rossi (LaPresse)
Vasco Rossi (LaPresse)

È lo Stadio Teghil di Lignano Sabbiadoro il luogo in cui ieri sera si sono dati appuntamento i fan di Vasco Rossi che ha cominciato con la data zero la serie di concerti che lo vedrà impegnato per quattro date consecutive allo Stadio Olimpico di Roma, pronto, quindi, a distruggere un altro record (mai nessuno prima di lui aveva osato tanto ‘neanche Vasco Rossi' come ha detto lui stesso ieri sera) e portare con sé, nel suo mondo, ancora una volta, 200 mila persone, ovvero lo zoccolo duro di una delle fanbase più fedeli e numerose del paese. Una prova di forza e una sfida, come quelle che il Komandante ama vincere, da sempre, caratteristica che nelle sue numerose trasformazioni non è mai variata.

Due ore e mezzo di concerto: tra novità e classici

E così i fan hanno potuto assistere a due ore e mezzo di concerto per 33 canzoni totali che hanno avuto il fulcro attorno a ‘Sono innocente', protagonista della prima parte dello show, con uno spettacolo, però, che si è sviluppato su una carriera lunga e piena di inni e anche qualche chicca, da  ‘Gli spari sopra' al ‘Manifesto futurista', passando per ‘C'è chi dice no' e ‘Blues della chitarra sola', ‘Una canzone per te' e ‘Dormi dormi', inserite in un medley e anche la prima volta di ‘Accidenti come sei bella', tratta dall'ultimo album e mai eseguita finora in concerto, fino alla chiusura con una tripletta in grado di stendere tutti i fan, ovvero quella che vede susseguirsi ‘Siamo solo noi', ‘Vita spericolata' e ‘Albachiara'. Per ogni serata, comunque, il cantante proporrà un brano a sorpresa differente e anche qualche new entry, così da assecondare le voglie del pubblico:

Ogni anno è diverso, ogni concerto è la narrazione dell'attuale, dell'adesso, di quello che sono oggi – racconta nei camerini all'Ansa -. E il Live Kom ‘016 è la sintesi di quelli che l'hanno preceduto. È quello conclusivo, che prende il meglio di tutto e lo mette insieme.

Gandhi, il terrorismo e la paura

Cita Gandhi a fine concerto (‘Il nemico non è l'odio, ma la paura. Non dovete aver paura, non dobbiamo aver paura'), una frase, dice ‘adatta al momento che stiamo vivendo', quello in cui terroristi attentano alla quotidianità, alle abitudini (‘Libertà, diritti acquisiti, conquiste sociali e civili non possono essere messe in discussione (…). Il terrorismo fa meno morti degli incidenti stradali') e ai ragazzi dice:

Non dovete aver paura, anche con la crisi economica, tenete duro, realizzate i vostri sogni. Ce la farete. Anche io pensavo di non farcela, e invece…

Il patto col diavolo

Sul palco l'energia è quella di sempre, anche grazie a una squadra rodata, formata dai fedelissimi Stef Burns alla chitarra, Claudio ‘il Gallo' Golinelli al basso, Andrea Innesto al sax e cori, Alberto Rocchetti al pianoforte, Frank Nemola alla tromba e Clara Moroni ai cori, e le due ‘new entry' degli ultimi live, ovvero Vince Pàstano alla chitarra e Will Hunt alla batteria che confermano quanto di rock visto negli anni scorsi. E l'energia riesce a sprigionarla anche grazie a una vita un po' più sana, come spiega sempre all'Ansa:

Ho fatto un patto con il diavolo. Un altro. I medici mi hanno dato degli ultimatum e ora conduco una vita sana. Be', ammetto che mi trovo un po' spaesato – scherza -, anche un po' due palle

Si attende già il live del 2017… e i Palasport

Chi non potrà essere all'Olimpico, però, potrà consolarsi con un cofanetto di 4 cd che ne ripercorre la carriera e uscirà entro la fine dell'anno, con 4 inediti ad impreziosirlo: il primo uscirà ad ottobre e sarà una ballad. Un progetto che fa da preludio al  Modena Park – Colpa d'Alfredo, ovvero i festeggiamenti per i 40 anni dal primo disco che sarà anche l'unico appuntamento estivo nel 2017 del Komandante che riesce a far parlare dei prossimi concerti prima ancora che si svolgano questi, in attesa, anche, dei palazzetti:

I palasport? Chi lo sa. Quello che è sicuro è che io non mi fermo più. Mi piacerebbe un tour acustico in teatro e prima o poi lo faccio. Basso, chitarra e voce.

Denunce ai bagarini

Unico neo alla serata di ieri sono stati i bagarini, una decina dei quali sono stati identificati all'esterno dello stadio, dove si erano posizionati prima dell'inizio del concerto. Gli uomini vendevano biglietti anche a 200 euro, ma sono stati fermati dal vasto schieramento di Forze dell'Ordine che hanno emesso misure di prevenzione del divieto di ritorno a Lignano oltre a sanzioni amministrative (tra i 100 e i 5.000 euro) per la violazione del divieto di vendita emesso dal sindaco.

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