Vasco Rossi ‘palleggia’ con una medusa, l’esperto: “È pericoloso, anche per una vita spericolata”
È diventato virale sui social un video di Vasco Rossi che, durante le sue vacanze in Puglia, si diletta a “palleggiare” una medusa nelle acque cristalline del Golfo di Taranto. Tra i tanti commenti apparsi sotto al video Tik Tik in questione, non poche le critiche, compresa quella del fotografo ed esploratore Alberto Luca Racchi, che ha preso le distanze dal comportamento del Blasco.
Le vacanze di Vasco Rossi a Castellaneta Marina
Il mare della Puglia è ormai una tappa fissa e appassionata per l’artista di Zocca, che sta trascorrendo il mese di agosto a Castellaneta Marina. Non a caso dal 2021 Blasco è stato designato cittadino onorario, oltre ad aver già ricevuto in passato il riconoscimento come “cittadino onorario della Puglia creativa” dall’ex governatore Nichi Vendola. Il video pubblicato sul profilo TikTok del rocker mostra Vasco mentre si diletta a giocare con una medusa.
A quanto pare l’esemplare marino in questione è l’esombrella, che non è in alcun modo urticante. È una “splendida giornata”, come cita la musica in sottofondo e le acque di Taranto sono cristalline. Eppure sono stati particolarmente frequenti, nel corso dell’estate, gli avvistamenti di meduse urticanti proprio nel mare del Salento. Secondo gli esperti la causa sarebbe da ricondurre alla temperatura sempre più alta delle acque.
L’esperto esploratore risponde a Vasco
A rispondere pubblicamente al video di Vasco è stato l’esploratore e fotografo Alberto Luca Recchi, che su RaiNews.it ha pubblicato una lettera contenente un’incredibile storia. Stava girando un documentario e, dopo un’immersione a 30 miglia al largo delle Bahamas, si è accorto che la sua barca è stata portata via dalla corrente. È rimasto in mare oltre 8 ore, fino a quando lo hanno recuperato i soccorsi al tramonto. “Ero bruciato dal sole, semi svenuto, disidratato. Sapevo che potevo essere carne da mangiare”, spiega. "Quando ero totalmente disidratato, dopo circa 7 ore che ero naufrago in mare, ho visto una medusa vicino a me, l’ho presa, l’ho asciugata, l’ho succhiata e poi l’ho mangiata. Sí, è vero, ho fatto peggio di te che ci hai solo palleggiato, io l’ho proprio mangiata”, spiega. “Devo la vita ad una medusa”, conclude.
Ti suggerisco di non palleggiarci più, perché gli animali del mare bisogna evitare di toccarli, per il bene loro e per il bene nostro. “Sdoganare” le meduse e mostrare che se si toccano non succede nulla non va bene, neanche per una vita spericolata (la faccio anch’io) perché c’è medusa e medusa, come c’è felino e felino. Solo che il gatto dalla tigre lo riconosciamo tutti, le meduse non le riconoscono tutti e qualcuno potrebbe seguire il tuo esempio e “palleggiare” con la medusa sbagliata.