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Vasco Rossi contro Nonciclopedia: la guerra ricomincia con parole estremamente forti

Si riaccende la polemica. Vasco sembra voler uscire a tutti i costi a testa alta dalla sfida col sito parodistico e così sfodera una serie di argomenti forti, minacciando nuovamente la denuncia: “i danni che vi chiederò di pagare, saranno devoluti in beneficenza e non saranno pochi”.
A cura di Biagio Chiariello
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si riaccende la polemica tra il blasco e il sito parodistico

Chi aveva esclamato la fatidica espressione "tutto è bene quel che finisce bene" a seguito del ritiro della denuncia contro Nonciclopedia da parte di Vasco, dovrà rimangiarsi quelle parole. Ieri, 9 ottobre, il cantante 59enne ha manifestato nuovamente la sua indignazione e il suo biasimo nei confronti di quei "quindicenni brufolosi" – così si eran definiti gli admin del sito parodia di Wikipedia – tramite il suo profilo Facebook, in un giornata passata presumibilmente a casa davanti al suo portatile, visto l'elevato numero di messaggi postati nel corso delle ore. Ecco il primo :

Io NON ho fatto chiudere proprio niente….sempre per gli ignoranti che non conoscono l'argo…mento…
è stato FaceBook a chiudere una pagina che ha ritenuto diffamatoria.
Ne vengono chiuse a centinaia… NON si capisce perchè se ne chiudono una su di me ….SONO STATO IO!!
V.R.

il blasco attacca nuovamente

E regolare come un orologio svizzero si rinfiamma la polemica tra fan, spettatori e detrattori del Blasco: "grande Vasco!", "Te la sei presa!", "ammettiamo che tu non abbia fatto chiudere nulla ( se lo dici pubblicamente evidentemente è vero e non voglio metterlo in dubbio ), ma perché diavolo il mio account è stato bannato dopo una caxxo di critica costruttiva e per niente offensiva o diffamatoria? Questo atteggiamento non è affatto democratico… bah lasciamo perdere.."

Tempo qualche minuto e arriva il nuovo post:

Scrivere in forma anonima sul muro di un cesso o su un sito internet può essere una attività divertente ma NON si tratta di libertà di espressione o di parola. Questo sacrosanto diritto conquistato dalla civiltà occidentale al prezzo della vita di milioni di persone, lo si esprime solamente quando ci si prende la responsabilità di quello che si dice mettendo il proprio nome e cognome. La “delazione” anonima è la triste realtà dei regimi totalitari e dittatoriali del secolo scorso.

E si capisce davvero che la conclusione della querelle tra Vasco e Nonciclopedia è tutt'altro che vicina:

Cari i miei “brufolosi e ignoranti ragazzini”, fatevene una ragione. Non è della mia reputazione o della mia immagine che si tratta. Sapete quanto me ne frega? Se avete passato il limite della diffamazione ne dovrete rispondere ai miei avvocati e in sede legale. È inutile che vi arrampichiate sugli specchi. Dovete prendervi la “responsabilità” di quello che avete fatto.Se verranno accertati gli estremi della diffamazione, i danni che vi chiederò di pagare, saranno devoluti in beneficenza e non saranno pochi. Questi ve lo posso garantire. Ma questa è solo una questione “tecnica”. Restano solo gli “specchi”… da pulire e la vostra arrogante ignoranza
… da punire.

Siamo sicuri che il messaggio stavolta è firmato dallo stesso Vasco Rossi, anche perché contraddice totalmente il comunicato di martedì scorso, nel quale era Tania Sachs ad affermare di aver ritirato la denuncia contro Nonciclopedia. Ad aver scosso in questi ultimi giorni il Komandante devono essere stati probabilmente alcuni profili visualizzati sul sito parodistico. Quindi in serata arriva il nuovo messaggio:

 Andatevela a vedere, prima di parlare, questa Nonciclopedia! E piantatela di fare commenti superficiali senza conoscere direttamente quello di cui parlate! Non sopporto i pressapochismi! Nonciclopedia è una idea ‘stupida volgare vergognosa ignorante e ipocrita'! Non si può scrivere che Anna Frank se l'è voluta perchè ebrea! Questa non è ironia! questa è porcheria da due soldi volgare e vergognosa! ….altro ke ridere.

E qui la fiumana di commenti diventa ancora più lunga e vigorosa. Escludendo la stragrande maggioranza di messaggi di solidarietà e di apprezzamento nei confronti del cantante, ne citiamo alcuni "controcorrente": "Ma che dici Vasco? Non è che perché ironizzano su Anna Frank sono nazisti! Si chiama umorismo nero ed è soltanto uno SCHERZO. Finché non comprendi questa parola, stacca internet e tv perché c'è ovunque"; "Ma piantiamola con questi moralismi inutili! nessuno pensa davvero che Anna Frank se la sia cercata e tutti pensando a cose del genere si rattristano, ma su una pagina fatta per fare SATIRA, IRONIA e per RIDERE non c'è alcun bisogno di fare tutte queste polemiche inutili Le cose scritte sul tuo conto le abbiamo lette tutti, ci siamo fatti una risata anche se sappiamo che non sono vere (anche se su quest'ultimo punto mi sto ricredendo)" e ancora "Non mi piace Nonciclopedia, ma credo che abbiano il diritto di scrivere quello che vogliono".

Ed effettivamente la voce su Anna Frank, presente su Nonciclopedia, non ci fa

il blasco contro il sito satirico

pensare a nulla di tanto divertente.  Ma la realtà è che bisogna considerare il contesto nel quale appare. Non possiamo fermarci a pensare che la satira si trovi solo su Striscia la Notizia. Se così fosse allora bisognerebbe iniziare a fare guerre giudiziarie contro South Park e tutti gli altri contenuti simili. Nonciclopedia non fa alcuna distinzione, non preferisce prendere in giro uno piuttosto di un altro. Spesso può non far ridere, ma sa anche far riflettere e chi non lo ha capito non dovrebbe stare a giudicare.

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