Vasco Rossi contro Ligabue: polemica vera o fasulla?
Continua a tener banco il caso Vasco Rossi vs. Ligabue. La notizia, vera o fasulla che sia, sta facendo letteralmente il giro della rete e non solo, considerati anche i servizi giornalistici della tv di Stato sulla vicenda. Ricapitoliamola brevemente.
Vasco Rossi domenica sera avrebbe postato un messaggio sul suo profilo Facebook che diceva: “Caro Liga, quando avrai scritto anche tu quasi duecento canzoni e avrai pubblicato 16 album inediti potrai essere messo sul mio stesso piano." La nota, corredata anche da una foto di qualche anno fa di lui che parla con lo stesso Ligabue, si intitolava: "Ho inaugurato la stagione del parliamoci chiaro e del parliamoci forte", quasi a voler sancire un nuovo inizio, più aggressivo e senza indugi, come già dimostrato nel nuovo album Vivere o Niente.
Il giorno dopo, tralasciando tutti gli attacchi dei rispettivi fan a colpi di bacheca, è arrivata la smentita di Tania Sachs, responsabile dell'ufficio stampa di Vasco: "È comparso improvvisamente un post che secondo noi non è stato scritto da Vasco ed è quindi erroneamente attribuito a lui. Non sono parole nel suo stile, non è da lui. Riteniamo sia qualcuno che ha voluto fare uno scherzo a tutti e due, anche se ancora non abbiamo scoperto chi è stato".
Dunque problema risolto? Amici come prima? Non sembra, almeno stando alla reazione dell'entourage di Ligabue: "Solo l'amministratore di una pagina ufficiale di Facebook può pubblicare una nota, così come eliminarla, non un semplice fan, o utente esterno alla pagina stessa. Questi possono solo pubblicare dei post in bacheca. La nota è apparsa ieri sera, e automaticamente finita in homepage come status della pagina ufficiale di Vasco. Dopo circa mezz'ora, verso le 20.30-21 lo status è stato rimosso, ma la nota è rimasta fino a pochi minuti fa. Se non erro, il 3 giugno 2010, Vasco Rossi dichiarò che erano tre gli amministratori della sua pagina ufficiale su Facebook (una certa Valeria della redazione del sito, un certo Niko della EMI … e lui stesso)", scrive con tono pungente Riccardo Vitanza, responsabile delle comunicazioni di Ligabue, dimostrando che la versione della sua omologa per Vasco non ha molto convinto.
In conclusione, è scontro? Lo capiremo nei prossimi giorni. In realtà la ruggine tra i due rocker italiani risale al 1999, anno dell'esordio da regista di Ligabue con Radiofreccia e della morte per overdose di Massimo Riva, caro amico di Vasco Rossi. Per presentare il suo film Liga uso le seguenti parole, scatenando l'ira dei fan di Blasco: Per fare rock bisogna pagare dazio alla droga, in base al galateo della rockstar perfetta. Ma io non mi drogo, dunque sono fuori dal target". Frase che lo stesso Vasco non prese molto bene, ma Ligabue chiese subito scusa e fu seppellita l'ascia di guerra.