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Vasco Rossi contro Giovanardi su Facebook: “Di marijuana non è mai morto nessuno”

Il Blasco critica lo spot tv contro le droghe (leggere e pesanti) promosso dal sottosegretario. Il Codacons si rivolge alla polizia postale: «E’ diseducativo. Un artista come lui non può fare affermazioni a favore della droga».
A cura di Biagio Chiariello
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La decisione di Vasco Rossi di ritirarsi dal mondo dei concerti ha spaventato tutti i fan. Tuttavia il Komandante sembra ormai aver trovato un nuovo spazio, lontano dai palcoscenici musicali, ma quanto mai vicino ai temi d'attualità, nel quale esprimersi. Il cantante ormai da vari mesi è un vero e proprio habitué del social network più popolato al mondo dove discute dei fatti del giorno, oltre che del suo stato di salute.

L'ultimo tema in ordine di tempo trattato da Vasco è la droga, argomento su quale negli anni ha speso fiumi di parole (anche in musica). Proprio su Facebook il cantante 59 ne è tornato a discutere. Nel mirino del Blasco ci sarebbe il sottosegretario alla presidenza del Consiglio (con delega alle tossicodipendenze) Carlo Giovanardi, che della lotta alle droghe (senza distinzione fra «leggere» e «pesanti») ha fatto un suo pallino. In particolare Vasco ce l'ha con lo spot tv promosso dal Dipartimento per le Politiche antidroga di cui anche noi di Fanpage abbiamo discusso qualche tempo fa.

"Giovanardi – scrive Vasco sul suo profilo FB – si e' inventato uno spot tv (già on air) in cui una bella donna si trasforma in un vampiro che morde un ragazzo, con un piccolo quantitativo di ‘maria' al collo, e rappresenta in questo modo la ‘droga che ti uccide'". Ma, prosegue il cantante: "Non è mai morto nessuno a causa di uso o abuso di ‘maria'!" Quindi conclude: ‘’I radicali a Venezia stanno manifestando contro questo spot oltretutto misogino, odia pure le donne Giovanardi se le vede come vampiri…"

Ma le opinioni del Blasco non sono piaciute a tutti. Oltre ad alcuni dei suoi fan che hanno commentato il post con frasi del tipo "Che coraggio e da che pulpito", la condanna è arrivata dal Codacons che è arrivata addirittura a chiedere alla Polizia Postale la chiusura del profilo Facebook di Vasco Rossi: "Non vogliamo essere né bigotti, né censori – spiega il presidente dell'associazione dei consumatori, Carlo Rienzi – ma Vasco Rossi non è certo un intoccabile, e riteniamo eccessiva la sua ultima esternazione sulla droga, specie se si considera che il suo pubblico è composto in larga parte da giovanissimi".

La risposta è arrivata dal diretto interessato, sempre tramite Facebook: "Non intendo incitare nessuno all'uso di Marjiuana! ma se non posso esprimere le mie opinioni, fatemi fuori!!!", ha scritto il cantautore di Zocca in un commento subito rimosso.

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