Vasco Rossi cede i diritti di “Vivere” per la battaglia a favore dell’eutanasia
"Oggi non ho tempo, oggi voglio stare spento" canta Vasco Rossi in uno dei suoi pezzi più celebri, "Vivere". E proprio i diritti di utilizzo di questo brano sono stati donati all'Associazione Luca Coscioni che l'ha utilizzata nella nuova campagna di sostegno alla proposta di legge sull'eutanasia. Il successo di Vasco, che si è riavvicinato ai Radicali e all'Associazione Luca Coscioni, in particolare, è stato utilizzato "per rappresentare il punto di vista di un malato costretto nel suo letto dopo una vita intensa di ricordi" come sostiene la stessa Associazione in una nota pubblicata ieri sul proprio sito internet.
Questo video è il terzo che viene prodotto e segue quello di "AAA cerchiamo malati terminali" e un secondo spot realizzato dagli studenti dell'Accademia della Comunicazione di Milano. Nel video si vede un malato terminale nel proprio letto, accudito dai propri cari e con la sola possibilità di accendere e spegnere una radio. Ed è proprio il gesto di spegnimento quello che compie quando arrivano le parole di Vasco. La battaglia sull'eutanasia è uno dei cavalli di battaglia dei Radicali che da anni, da quando la cominciò Piergiorgio Welby, cercano di aprire "un dibattito sull'eutanasia legale come alternativa alla ‘morte all'italiana' dell'eutanasia clandestina".
La Proposta di Legge di iniziativa popolare “Rifiuto di trattamenti sanitari e liceità dell’eutanasia” firmata da oltre 67.000 cittadini italiani è stata consegnata alla Camera dei Deputati il 13 settembre del 2013 dal Comitato Promotore Eutanasia Legale, composto da Associazione Luca Coscioni, Exit, Uaar, Radicali italiani, Amici di Eleonora Onlus, Associazione radicali Certi diritti e la stessa Presidente della Camera, laura Boldrini, ha riconosciuto l'importanza di questa battaglia.
L'Associazione conclude la propria nota ricordando come "Piergiorgio Welby non c’è più, ma le sue parole, la sua richiesta di una ‘morte opportuna' riecheggiano e pesano come macigni sulla indifferenza che i partiti hanno dimostrato dinanzi alle morti in solitudini dei tanti come Carlo Lizzani, Franco Lucentini, Mario Monicelli, Lucio Magri, Vittorio Bisso, Daniela Cesarini, Piera Franchini, Roberto Gandolfo, Pietro D’Amico".
E Vasco ha voluto dare così il suo sostegno a quello che da molti è vista come una battaglia civile da combattere senza sosta.