Valerio Mazzei svela il nuovo singolo: “Sono un principiante nella musica ma vorrei durare per sempre”
Creator, youtube, cantante, Valerio Mazzei è un nome molto noto alla Generazione Z, anche se forse dirà ancora poco a un pubblico più generalista. Fa parte di quell'onda di artisti che hanno voglia di tentare una carriera nel mondo della musica. Lo fa ancora con l'ingenuità dei vent'anni (ne ha 23), ma anche con un enorme entusiasmo, che si sente quando parla della sua musica, delle canzoni, del lavoro che cerca di fare e anche delle imperfezioni, degli errori e di come si senta sempre in fase di scoperta. Il suo ultimo singolo è "Diverso", ma a Fanpage ha svelato anche il titolo e la data di uscita della sua prossima canzone, quella estiva. A Fanpage abbiamo parlato di musica, social, Sanremo e anche della storia del suo incontro con la sconosciuta Giulia.
Come ti sei avvicinato alla musica?
Mi ci sono avvicinato quando ho trovato il coraggio di cambiare rispetto a quello che facevo prima. Sui social, quando cambi o fai qualcosa di diverso, le persone, abituate a vederti in un certo modo, tendono a non accettarlo, ed è una cosa che capisco. Ho un po' forzato questo avvicinamento all'inizio, prendendomi anche un bel po' di insulti, ma la cosa che poi gliel'ha fatta accettare è stata la costanza che ci ho messo: è stata una cosa continua, prima i singoli, poi l'album e così via, hanno capito che era quello che mi piaceva e volevo fare, adesso mi insultano molto meno, anche se c'è sempre qualche eccezione.
Quando hai capito che era una strada seria?
La passione si è creata col tempo, nessuno in famiglia ha mai fatto musica, e infatti anche loro si chiedono da dove sia uscita questa passione. Poco prima del Covid abbiamo cominciato a scrivere e mi è piaciuto, ho capito che era una figata anche se non ero ancora in grado di farlo, ma volevo imparare. Era una cosa che mi incuriosiva, anche perché resta molto più di un contenuto social che col tempo sparisce, mentre la canzone è qualcosa a cui ti affezioni per sempre. E io vorrei durare per sempre.
Il mondo della musica è sempre ambito, il problema, però, è restare, appunto. Stai studiando?
Certo, sto facendo sia lezioni di canto che di chitarra, altrimenti rimani sempre sullo stesso livello e se non c'è evoluzione, dopo due o tre singoli, la gente si stanca. Devi sempre cercare di diversificare e migliorare, infatti il complimento che mi piace di più è quando mi dicono che sono migliorato vocalmente, anche perché sono costante e ci metto impegno.
Qual è la direzione di questo nuovo album? Dove stai notando la crescita e le differenze?
Noto molto la differenza nella scrittura, prima scrivevo più per una persona in un determinato momento mentre ora lo spettro s'è ampliato, una canzone non è più dedicata a una persona sola, ma è più generale e soprattutto ho imparato a fare le cose lentamente, mentre prima ero super veloce. Prima scrivevo una canzone e quello era il singolo che usciva, mentre ora ne ho tantissimi e ogni volta sono indeciso. Ci sto molto più dietro, sono attento ai minimi dettagli e mi sto impegnando molto di più. Poi ha una sonorità diversissima rispetto al l'album precedente, in cui noto anche dei difetti: quando lo ascolto percepisco degli errorini che adesso non farei. E probabilmente tra qualche anno, con più esperienza, riascolterò questo e ne troverò anche qui. È questa l'evoluzione di cui ti parlavo.
A proposito del lavoro sulla scrittura, tu lavori in team, giusto?
Assolutamente, la cosa in cui mi faccio aiutare di più, però, sono le linee melodiche, perché faccio ancora fatica, ma fare tante session con persone diverse che scrivono in modi diversi mi aiuta, rubo un po' di cose e le trasformo con il mio stile. Senza di loro, però, non riesco a capire se una cosa è giusta o sbagliata e ci metterei il quadruplo del tempo, mentre avendo un team imparo velocemente e capisco cosa è giusto e cosa è sbagliato. Per quanto riguarda il testo prendo le cose delle note e le trasformiamo assieme in qualcosa che ha un senso. Io mi sento un veterano nel mondo dei social ma un principiante nella musica.
Parlami di Diverso.
Diverso è stato uno switch per me, è stata una canzone che ha fatto al differenza perché è stata una delle prime meno sentimentali, che non ascolti solo quando sei sdraiato sul letto con le cuffiette nelle orecchie, ma puoi ascoltarla in auto con gli amici, grazie anche al ritornello che ti entra in testa e te la puoi godere di più.
Cosa poi dirmi della tua prossima uscita, invece? Puoi svelare qualcosa?
Possiamo annunciare che il 26 maggio esce il mio nuovo singolo che si chiamerà "Piumone".
Ma è il singolo estivo?
Sì, e quando lo ascolterete capirete il perché di questo titolo.
L'album è finito o ci stai ancora lavorando?
Stiamo chiudendo gli ultimi pezzi però siamo a un buon punto, ma sono diventato un perfezionista, quindi cambieremo un paio di tracce. Ne ho una decina, potrei anche pubblicarlo adesso, ma manca ancora qualcosa perché mi convincano del tutto.
Ai fan hai chiesto cosa li preoccupasse di più nella vita, tu cosa rispondi?
La cosa che mi preoccupa di più e a cui penso tutti i giorni – ed è una cosa che mi hanno scritto in tantissimi – è il futuro. Il futuro mi fa paura. Non sapere cosa fare da grande, se tutto andrà bene, come vivrò, con chi vivrò, chi saranno i miei amici mi stressa. Credevo di essere l'unico a pensarci continuamente mentre gli altri vivevano tranquillamente, invece no. Tantissime persone dai 14 ai 28 anni mi hanno scritto della loro preoccupazione per il futuro, quindi ho fatto un sospiro, perché mi sono sentito non solo. Lo dico a tutti: se avete paura del futuro, sappiate che non siete soli.
Pensavo che fossi più attivo sui social…
Non voglio forzare le persone a fare cose, ci sono persone inattive per mesi, poi esce qualcosa di loro, tipo un libro, una canzone etc e cominciano a tartassare i fan, chiedendogli di preordinare, per esempio. Io sono più tranquillo riguardo questa cosa, comunico le uscite e dico che se piace la possono far girare, altrimenti non fa niente, anche perché una cosa che ho notate, più le obblighi e meno lo fanno, giustamente. Preferisco che chi mi segue sia collegato maggiormente al senso della canzone.
Ce l'hai già la canzone per Sanremo?
Ah, proprio così diretto?
Eh!
No, la stiamo pianificando, ma come ti dicevo, sono un perfezionista con l'album, figurati con Sanremo.
Senti, seguendo le ultime cose che hai fatto ho letto che ti sei ritrovato in una ship con una ragazza, Giulia, che hai portato in Portogallo. Mi spieghi bene?
Ho fatto una challenge per portare una sconosciuta in vacanza ed è successo che la gente pensava fosse un video finto, perché si chiedevano chi fosse il matto che trovava una sconosciuta su Instagram e la portava in viaggio a Lisbona quattro giorni. Metti che ti sta antipatica? Ma lei era davvero una completa sconosciuta, l'unica cosa che ho fatto è stata una chiacchierata la sera prima di partire con Facetime, per capire se ci fosse sintonia, ma era Facetime, è diverso dalla vita normale, dormire e vivere assieme. Poi è andata bene, ci troviamo ancora bene.
E siete rimasti amici.
Sì, è una mia amichetta del cuore.