Valeria Rossi: da “Tre parole” a “Peppa Pig” e i bambini
Nel 2001 successe una cosa strana: l'Italia intera impazzì un'estate intera con una canzone di una cantante che fino a poco prima non era notissima al grande pubblico. lei era Valeria Rossi e la canzone, come tutti ricorderete, si chiamava "Tre parole". Sì, proprio quella di "sole, cuore e amore". Un pezzo leggerissimo che evidentemente toccò le corde estive e la voglia di relax e spensieratezza degli italiani che l'hanno fatta diventare, nel frattempo, un classico dell'easy listening italiano. Il pezzo fu scartato al Sanremo di quell'anno, dove la Rossi avrebbe voluto partecipare nelle "Nuove proposte", ma ebbe un successo tale che la portò in cima alle classifiche dei singoli per sette settimane consecutive, restando in classifica per un paio di mesi e aggiudicandosi il successo al Festivalbar come rivelazione dell'anno, decretandone il successo.
Dal successo alla vita autoriale
Fu un'occasione enorme per la cantante che però, nel futuro non mantenne le aspettative create dal singolo. La pubblicazione dell'album "Ricordatevi dei fiori" non ebbe il successo del singolo, così come il secondo album "Osservi l'area" che mise fine alla sua produzione come cantante, ma non a quella di autrice. La Rossi, infatti, che scriveva quasi tutte le proprie canzoni, ha continuato scrivendo per altri colleghi e partecipando più volte, da autrice, anche al Festival di Sanremo. Autrice e mamma, negli anni successivi al secondo album, scrisse canzoni per Mietta ("Hai vent'anni") e i brani "Dove non ci sono ore" e "Fate piano" per Jessica Brando, con il primo arrivato in finale delle categoria "Nuove proposte" a Sanremo, fino a "For a New Sun" con Andrea Bocelli e Pierpaolo Guerrini.
La famiglia e la svolta verso i più piccoli
"Ho dato priorità alla famiglia e ho continuato a lavorare come autrice. Nel corso degli anni poi ho fatto in modo di costruire una specie di etichetta, casa di produzione. C’è stato un percorso professionale di una realtà che è andata sviluppandosi nel corso del tempo e alla fine si è un po’ creato da sé questo progetto di Mammastar" ha dichiarato pochi mesi fa la cantante in un'intervista a TgCom. E proprio Mammastar è il moniker che si è scelta per continuare e riprendere la sua carriera di cantante. Un'immagine diversa da quella delle "tre parole", che punta molto più sul fattore genitoriale e sull'immaginario dei bambini. Non è un caso che a gennaio uscì con "La canzone di Peppa" ispirata chiaramente al cartone animato Peppa Pig, che si avvale della collaborazione di Miro Fabbreschi, voce e fondatore dei “Raggi Fotonici”, band storica se si parla di sigle di cartoni animati e prodotto dal marito Pietro Foresti. Non sappiamo dove porterà questa esperienza, per ora a seguire il Facebook della cantante si vede la volontà di lavorare coi più piccoli e per questo motivo ha creato il progetto “Bimbincucina”, un libro e Dvd che spiegano come "preparare piatti sani e diversi stimolando la curiosità dei bambini e farli scampare alla noia ed alla troppa televisione".