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Una magica scenografia per Sanremo

L’architetto Gaetano Castelli cura lo scenario della kermesse canora. Tra le principali novità l’assenza della storica scala.
A cura di Paola Ciaramella
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“Ai telespettatori non ho mai dato consigli, ma questa volta sento di poterlo fare: guardate Sanremo dal primo istante, da quando si aprirà il sipario… Non posso dire che cosa accadrà, ma ne varrà la pena”. L’architetto Gaetano Castelli

ariston

ha così descritto la sua creazione, la scenografia del 60esimo Festival di Sanremo.

Castelli ha realizzato per il piccolo schermo scenografie di trasmissioni note e quest’anno firma lo scenario del Festival della Canzone Italiana per la diciassettesima volta. Se le foto dell’Ariston allestito per l’occasione rimangono ancora “nascoste”, già si conoscono le principali novità, a cominciare dall’assenza della storica scala, timore e orgoglio di conduttrici e vallette, impegnate a percorrerla dall’alto dei loro vertiginosi tacchi.

Nella nuova scenografia Castelli ha cercato di unire elementi di quelle passate con le moderne tecnologie, in omaggio al 60esimo compleanno del Festival e ai suoi protagonisti. L’ambientazione di quest’anno cambia addirittura secondo le esibizioni di ciascun artista, avendo richiesto settimane di impegno e calcoli ingegneristici sui carichi consentiti dal teatro.

“Un impianto – come ha affermato ancora l’architetto – che mi piace definire spaziale, in tutti i sensi. È scenotecnica, quest’anno, più che scenografia, nel senso che l’utilizzo della tecnologia permette di muovere tutto, di dare dinamicità al Festival, di dare a ogni momento di spettacolo e a ogni protagonista una propria irripetibilità”. Aspettiamoci, dunque, sorprese e “magie”.

Paola Ciaramella

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