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Una causa da 400 miliardi contro i Bon Jovi

Sono accusati di plagio con il loro pezzo “I Love this Town”, ma pare sia una bufala.
A cura di Alessandro
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Bon-Jovi

È capitato a molti musicisti prima, le note sono sette eccetera eccetera.
Questa volta il pinco pallino che accusa di plagio il famoso di turno si chiama Samuel Bartley Steele mentre nel mirino ci sono i Bon Jovi ed il loro brano rock intitolato “I Love This Town”.
Se la storia ci lascia piuttosto indifferenti non fa lo stesso effetto leggere la cifra che Steele richiede come risarcimento alla band di John Francis Bongiovi Jr., alla Time Wrner e alla major league di baseball, che ammonta a circa quattrocento miliardi di dollari.

La tesi sostenuta da Steele è che il pezzo della band originaria del New Jersey sia la copia integrale di un brano, intitolato “(Man I really) Love This Team”, che lo stesso aveva scritto e consegnato in mano alla dirigenza a capo dei “Red sox” di Boston e che poi sarebbe stato da questi sottratto dal gruppo di cui Bongiovi è il leader che poi ne avrebbe in seguito solo modificato il testo.

Tuttavia non sembra che ci sia alcun pericolo per la band di “It's my life” dato che il musicologo designato dal giudice ha già espresso il proprio parere all'Hollywood Reporter dicendo che i pezzi non si assomigliano poi molto e che quindi il patrimonio della band sicuramente non subirà traumi in seguito a queste accuse.

Insomma, a quanto pare la mossa di Steele è una bufala bella e buona e sembra solo l'ultima classica manovra che usano molti artisti per farsi un po' di pubblicità; ma il giudice non si è ancora ufficialmente pronunciato, aspettiamo il verdetto ed ancora buona musica originale dai Bon Jovi.

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