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Un voto per Sanremo: le pagelle di musica e stile

Le pagelle del Festival di Sanremo 2012, incentrate da un punto di vista prettamente tecnico, ma anche stilistico…nel senso di vestiti, ovviamente. Perché anche l’occhio vuole la sua parte!
A cura di Veronica Valli
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Sanremo, le pagelle di musica e stile

Ammettiamolo: il Festival di Sanremo è sempre più un evento di costume che una kermesse musicale. I cantanti si sfidano a colpi di look oltre che a colpi di note, per non parlare delle mise (non sempre brillanti) che le varie vallette hanno sfoggiato nel corso degli anni. Scegliere sempre il look giusto non è affatto facile e anche gli artisti dai gusti più raffinati possono incappare in cadute di stile. Oltre quindi alle consuete pagelle riguardanti i 14 brani del Festival, propongo anche quelle relative all'abbigliamento, perché si sa anche l'occhio vuole la sua parte!

Arisa – La notte

Voto canzone: 6

Arisa prova a staccarsi dal suo filone simil-demenziale stile “sincerità” e da una svolta seria alla sua musica. Il pezzo non è male, un po’ banale, di sicuro in giro c’è di meglio.

Voto look: 4

E’ diventata una delle tante. Dismessi gli occhialoni e i vestitini bon ton, si è fatta un taglio di capelli aggressive e si atteggia a gran figa. Un vero peccato, ha perso quello che l’ha fatta amare dal pubblico.

Samuele Bersani – Un pallone

Voto canzone: 5

Bersani torna a Sanremo! Non ne sentivamo certo il bisogno.

Voto Look: 3

Posare a malvestito non fa più simpatia.

Pierdavide Carone – Nanì

Voto canzone: 6

Nanì, Nanì, Nanì. Venti euro di verginità. Quelli al padrone, che la mia resta qua”. Non è male ma non si va oltre la sufficienza.

Voto Look: 3

Il dente storto e il capello post-Beatles fanno tanto Sanremo degli anni Settanta. Peccato che siamo nel 2012.

Chiara Civello – Al posto del Mondo

Voto canzone: 5

Deludente. Da una jazzista ci si aspetta di più del solito pezzo superpop cantato anche male per giunta.

Voto Look: 6

Senza infamia e senza lode.

Dolcenera – Ci vediamo a casa

Voto canzone: 4

Direi che no, a casa non ci vediamo.

Voto Look: 7

Dolcenera ha coraggio. Vestirsi da pseudo-emo a 35 anni ne è la prova. Per questo si merita un sette tondo-tondo.

Emma – Non è l’inferno

Voto canzone: 3

Il suo non è un cantare ma più un gridare sguaiato e stonato. Della canzone, alla fine, non si capiva niente. Da brivid.

Voto Look: 4

Il verde non è una tinta facile da indossare; Emma dovrebbe evitarla.

Eugenio Finardi – E tu lo chiami Dio

Voto canzone: 7

Non male ma Finardi è una garanzia. La piega cattolicona poi gli farà avere tanti fans in più.

Voto look: 6

Mi piace solo perché mi ricorda Peter Gabriel, però io avrei osato qualcosa di più chic… ma anche un completo classico sarebbe andato bene.

Irene Fornaciari – Il mio grande mistero

Voto canzone: 4

Il grande mistero è chi l’ha mandata a Sanremo oppure chi le ha scritto la canzone? Testo ridicolo, cantato ancor peggio.

Voto look: 3

Ma come ti vesti?!

Gigi D’Alessio – Loredana Bertè – Respirare

Voto canzone: 2

Orripilante. D’Alessio nemmeno si sforza di cantare in italiano.

Voto look: 5

Su Gigi non avrei nemmeno niente da ridire e anche la Bertè non sarebbe stata male, in fondo aveva solo un semplice tailleur. Se poi fosse andata dal parrucchiere e non avesse indossato quegli occhiali riesumati dal 1997, sarebbe stata anche decente.

Marlene Kuntz – Canzone per un figlio

Voto canzone: 8

E' il brano più bello del festival. Ma tanto non lo capirà nessuno.

Voto look: 7

Vi deve piacere il genere indie-darkettone per apprezzare. A me piace e non posso non amarli. Unica pecca, il taglio punitivo di zio Cristiano Godano.

Matia Bazar – Sei tu

Voto canzone: 6

Classico pezzo alla Matia Bazar, attuale ora come nel 1995. Niente di che ma non è da bocciare.

Voto look: 5

Tutti molto sul classico. Peccato per il colletto dell’abito di lei, che ricordava una…vulva.

Nina Zilli – Per Sempre

Voto canzone: 4

La Amy Winehouse dei poveri. Copiare senza cognizione di causa.

Voto look: 4

Vedi sopra.

Noemi – Sono solo parole

Voto canzone: 5

Il brano non sarebbe stato malissimo se lei non avesse stonato e non l’avesse interpretato con la personalità di un bancomat. Che peccato.

Voto look: 3

Tesoro mio è vero che vuoi fare l’alternativa ma dovresti sapere che la tv non perdona. Se hai i capelli rosso Tavernello non puoi indossare una camicia fuxia, per il semplice fatto che i due colori assieme sbattono terribilmente. Se proprio l’ensemble ti piace, mettilo durante qualche live ma non quando sei sotto gli impietosi riflettori di un teatro.

Francesco Renga – La tua bellezza

Voto canzone: 4

Oramai Renga lo rispolverano solo a Sanremo. E male fanno, visto le canzoni discutibilissime che sforna. Mah.

Voto look: 6

Almeno si è tagliato i capelli. Ma non va oltre la sufficienza sia per il colore dell’abito che per la sciarpettina senza senso che indossava al posto della cravatta.

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