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Un certo Signor G: l’omaggio di Marcorè a Gaber

Debutta stasera, al Teatro Olimpico di Roma, lo spettacolo che riscopre il teatro-canzone del grande cantautore.
A cura di Paola Ciaramella
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Neri Marcorè

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rende omaggio al teatro e alla musica di Giorgio Gaber. E lo fa richiamando alla mente uno dei suoi spettacoli più riusciti. L’attore e imitatore marchigiano porta in scena Un certo Signor G, dall’opera che il cantautore compose nel 1970, insieme all’amico pittore e paroliere Sandro Luporini.

Lo spettacolo – per la regia di Giorgio Gallione – debutta questa sera al Teatro Olimpico di Roma, dove resterà in cartellone fino al 14 marzo. Qui Marcorè interpreta le canzoni e i monologhi del grande artista milanese, accompagnato sul palcoscenico solo da un pianoforte – suonato dalle musiciste Silvia Cucchi e Vicky Schaetzinger, che si avvalgono delle elaborazioni musicali – e quasi concertistiche – di Paolo Silvestri.

Un certo Signor G, secondo coloro che l’hanno realizzato, è la riscoperta di un’opera – quella di Gaber e Luporini – senza tempo, che si interroga sul destino dell’uomo moderno, continuamente sospeso tra sentimenti universali come l’amore, la paura, l’utopia, stati d’animo da sempre esistenti.

“Per questo ci siamo ispirati” – racconta il regista – “riproponendole e rimontandole, alle prime esperienze teatrali di Gaber, quelle di Dialogo tra un impegnato e un non so, Far finta di essere sani, Anche per oggi non si vola (siamo tra il 1970 e il 1974), fino all’ultimo disco del 2003, rifacendoci sempre, anche stilisticamente, alle forme del teatro canzone, invenzione gaberiana continuamente perfezionata nel corso di vari spettacoli, geniale intreccio di monologhi e melologhi, musica e canzoni”.

Paola Ciaramella

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