U2 contestati a Glastonbury: pagate le tasse in Irlanda!
Non sarà ricordata solo per la musica l'ultima edizione del Festival di Glastonbury. La performance degli headliner della giornata di ieri, gli U2, è stato infatti segnata da una protesta contraddistinta dai violenti scontri tra alcuni manifestanti e la security dell'impianto Pyramid Stage. Il movimento Art Uncut aveva già fatto sapere che avrebbe invaso Pilton (dove si tiene il Festival) per protestare contro la band irlandese rea di non pagare le tasse nel proprio paese. In sintesi Bono Vox & c. sono stati accusati di aver spostato la residenza fiscale dall'Irlanda all'Olanda nel 2005 per beneficiare di alcuni sconti, abbandonando il proprio Paese natale che sta attraverso una grave crisi economica.
Così non appena gli U2 hanno iniziato a cantare gli attivisti dell'Art Uncut Group – già noti per le proteste per i tagli alla cultura – hanno tentato di innalzare sopra la folla un enorme striscione gonfiabile con la scritta "U Pay Your Tax 2" (paga le tasse anche tu, ndr).
Uno dei ragazzi è riuscito addirittura a salire sul palco. Immediato l’intervento delle forze di sicurezza, che hanno ingaggiato una mischia con i manifestanti: gli scontri hanno coinvolto una trentina di persone, prima che il pallone fosse sgonfiato in tutta fretta e portato via, tra i fischi della folla.
"L'evasione fiscale multimilionaria degli U2 colpisce il popolo irlandese nel momento in cui ha più bisogno di denaro per compensare il piano di austerity del governo", ha detto l'attivista Charlie Dewar. Il manager degli U2, Paul McGuinness, ha difeso la band dalle accuse affermando che "è una impresa globale e paga le tasse ovunque".