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Toto Cutugno compie 70 anni: l’idolo che nessuno si aspettava (VIDEO)

Toto Cutugno compie 70 anni. La sua carriera ha subito una rivalutazione forte negli ultimi tempi, costringendo anche chi prima avrebbe storto il naso a prenderlo in considerazione. E’ un simbolo dell’Italia all’estero, che a noi piaccia oppure no. A rendere perfettamente l’idea del personaggio furono Elio e Le Storie Tese, qualche anno fa: “Toto Cutugno, io darei un pugno a chi, non ti idolatra, come Sinatra Frank”.
A cura di Andrea Parrella
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Continuino a storcere il naso i buongustai. Quelli che a sentire il nome di Toto Cutugno qualche anno fa avrebbero semplicemente riso, oggi sono costretti ad accettare il dato empirico del tempo che fa mito. E quindi ad accogliere l'autore de L'italiano, di fatto, come uno dei nomi altisonanti del nostro panorama musicale. Accade spesso, è una dinamica universalmente riconosciuta, quella secondo la quale a rendere grande un personaggio non siano necessariamente le doti, quanto la perseveranza e l'abnegazione, che sempre doti sono. E' quanto accaduto a Toto Cutugno. Senza volerci mettere a tessere gratuitamente le sue lodi, senza volerci prodigare in elogi forzati, quanto si registra oggi è che il cantante compie settant'anni. Una ricorrenza che arriva in contemporanea alla progressiva riabilitazione della sua carriera. La sua esibizione all'ultimo Sanremo è stato un segno evidente e tangibile di questa evoluzione, L'italiano in tutte le salse, compresa la versione "rossa". Poco importa, forse men che meno a Cutugno, che quella esibizione sarà confinata nel recinto del nazional popolare, qualcosa ai limiti (e oltre) col grottesco.

Eppure è una ricorrenza che va rimembrata, contrassegnata. Toto Cutugno esporta la musica italiana fuori dai nostri confini. Non piace a tutti come lo fa, non farà tendenza dove la esporta, ma lo fa. mettiamoci bene in testa che quando andremo all'estero, per quanto possa risultare indigesto a qualcuno, oltre ad Eros Ramazzotti, Andrea Bocelli, Laura Pausini e Tiziano Ferro, potremmo rischiare di sentire, molto sovente, il nome di Toto Cutugno. Qualche anno fa avrebbero sgranato gli occhi stupefatti, sempre i buongustai di cui sopra, oggi non possono che  accettare di buon grado questa realtà. La figura di Toto è il risultato indefinibile di un mash up che pare complessivamente qualcosa di ridondante. Non esiste un termine per definirlo, quelli che meglio meglio hanno espresso la caratura del personaggio sono stati, qualche anno fa, gli Elio e le storie tese, in occasione del dopofestival condotto per il penultimo Sanremo di Baudo: "Toto Cutugno/io darei un pugno a chi/non ti idolatra/come Sinatra Frank…". Per questioni di bon ton, auguri a Toto, con la somma soddisfazione di essere riusciti a chiudere quest'articolo non citando la dicitura di "eterno secondo".

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