Torna “Il jazz italiano per L’Aquila”: 600 artisti per tre giorni di musica
Dopo il successo e la visibilità mediatica dell'edizione del 2015 torna anche quest'anno, il 4 settembre, “Il jazz italiano per L'Aquila”, l'appuntamento che il mondo del jazz italiano si dà nel capoluogo abruzzese, progetto di sensibilizzazione per la ricostruzione della città dell'Aquila che si ripete per volontà del jazzista Paolo Fresu, maestro di cerimonie anche dello scorso anno, del Ministro Franceschini e dal Sindaco Cialente, che grazie al sostegno della SIAE bisserà la prima edizione.
L'evento jazzistico più importante del Paese
Quello dello scorso anno è stato un appuntamento importante che ha avuto un consenso forse maggiore alle aspettative affermandosi subito come l’evento jazzistico più importante che abbia mai avuto il nostro Paese, "non solo per l’ampia partecipazione di artisti e il grande successo di pubblico, ma per l’intensità emotiva che ha accompagnato l’iniziativa". Per l'occasione arriveranno a L'Aquila 600 musicisti a rappresentare le varie anime del jazz nostrano, dalle piccole formazioni, ai solo di pianoforte, alle big band, alle orchestre, ai Conservatori e le band selezionate dai festival, con un ricambio quasi totale rispetto a chi aveva preso parte all'edizione 2015 con più di 100 band in 20 diverse postazioni, distribuite tra piazze, strade e cortili dei palazzi recentemente portati a nuova vita che vedranno nella domenica l'apice, col concertone finale, ma che si svilupperà su tre giorni.
La maratona del Jazz Italiano per l’Aquila del sei settembre scorso è stata un successo inaspettato di musica e di pubblico – dichiara Paolo Fresu – una emozione così forte e pregnante che forse la storia del jazz italiano si può ora dividere tra il prima e il dopo l’Aquila. Ciò ci ha spinto a ripeterla per poi concludere questa esperienza nel 2017 con il contributo in tre anni di circa 2000 artisti italiani provenienti da tutto il Paese e in rappresentanza di tutti gli stili e tutte le generazioni. Non vogliamo infatti che Il Jazz Italiano per l’Aquila diventi un festival o una rassegna, ma piuttosto vorremo che fosse un momento simbolico di solidarietà e incontro. Un contributo, il nostro, per la vitalità del centro storico in ricostruzione che auspichiamo possa crescere ancora, restituendo a una delle città più belle del mondo le sue case, le sue piazze e la sua memoria.
Tre giorni tra musica, dibattiti e bambini
"Un posto che deve tornare a vivere" ha detto Franceschini, mentre Cialente ha parlato di "evento entrato a pieno titolo nella storia della città (…). Un regalo meraviglioso, per il quale va il nostro ringraziamento al Ministro Dario Franceschini e a Paolo Fresu, nonché a quanti hanno lavorato per la riuscita di questo evento". Nei due giorni precedenti la città sarà invasa comunque dalla musica e da incontri ad hoc. Venerdì 2 si terranno un incontro dedicato al tema del rapporto tra proposte artistiche e offerta turistica, nel segno della sostenibilità e dell’innovazione e uno dedicato a un approfondimento dei valori etici insiti nel lavoro della musica, con la partecipazione di artisti ed intellettuali. Sabato 3, invece, sarà interamente dedicata agli “Stati generali del jazz”, una riflessione a 360 gradi sul mondo del jazz italiano e non solo, dove assumerà particolare rilievo il tema della riforma dello spettacolo dal vivo che vedrà la partecipazione di politici, musicisti e intellettuali oltre ai rappresentanti di Europe Jazz Network, l'organizzazione europea dei festival jazz. Ci saranno, inoltre, tre eventi: in Piazza Duomo arriva la Banda di Paganica e quattro swing band con tutta la vivacità del mondo del ballo collegato al jazz; in Piazza Chiarino va in scena un dj set; mentre I Solisti Aquilani saranno i protagonisti di un concerto presso l’Auditorium.
Il concertone finale
Il 4 sarà la volta della musica suonata per le strade: si parte alle 11 con una performance alle 99 Cannelle, per proseguire poi verso la ex Casa dello Studente (con il suo drammatico significato in termini di perdita di vite umane) e arrivare poi nelle 20 postazioni del centro storico, negli spazi lasciati liberi dai cantieri. Ci sarà anche un palco completamente dedicato ai bambini, l'assegnazione dei premi alla carriera a Dino Piana e Franco Cerri e un dj set finale. Per l'occasione, poi, è stata attivata una campagna di crowdfunding “Un pianoforte per l’Aquila”, sulla piattaforma Eppela, per raccogliere risorse per regalare un pianoforte al Conservatorio dell’Aquila e dare un contributo concreto alle sue attività formative e concertistiche.