Torna Devendra Banhart, a tre anni dal suo ultimo concerto italiano
Devendra Banhart è uno degli artisti indipendenti americani più amati degli anni 2000, quando cominciò a farsi conoscere con l'album "Oh Me Oh My… The Way the Day Goes By the Sun Is Setting Dogs Are Dreaming Lovesongs of the Christmas Spirit", ma è nel 2004 con la doppietta “Nino Rojo” e "Rejoicing in the hands” che il cantante si afferma, diventando una delle next big thing della musica mondiale, grazie alla sua voce vibrata e a uno spettro ampio di sensazioni e lingue toccato dalle sue canzoni. È di oggi la notizia che il cantante tornerà ad esibirsi in Italia per un'unica tappa che si terrà, a tre anni dal suo ultimo live italiano, il 3 aprile 2017 all’Auditorium di Milano Fondazione Cariplo – Largo Gustav Mahler – ang. Corso San Gottardo 39.
Il nuovo album è “Ape in Pink Marble”
Il cantante porterà le atmosfere rarefatte del suo ultimo album “Ape in Pink Marble” pubblicato da Nonesuch e scritto, prodotto, arrangiato e registrato a Los Angeles dall’artista americano insieme ai suoi collaboratori di lunga data Noah Georgeson e Josiah Steinbrick. Un nono album che segue di tre, appunto, il suo "Mala" e che si arricchisce di sonorità orientali, anche grazie all'utilizzo del koto, un'arpa giapponese. Il cantante, in realtà, era tornato nel nostro Paese pochi mesi fa, quando, lo scorso settembre, aveva preso parte al Wired Next Fest e all’incontro D Musica.
Non solo musicista
Stimato come artista – vanta collaborazioni anche con Antony and the Johnsons, Beck, Gilberto Gil, Caetano Veloso e David Byrne – Banhart è anche disegnatore e pittore e nel 2015 ha pubblicato la raccolta di dipinti, disegni e pezzi d’arte "I Left My Noodle on Ramen Street" e nel 2010 l’artwork e il packaging di "What Will We Be", sempre ideati da lui, hanno ricevuto una nomination ai Grammy.