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Tommaso Paradiso attacca Matteo Salvini: “In piazza il 2 giugno? Una cagata pazzesca”

Il cantautore ex leader dei Thegiornalisti ha attaccato Matteo Salvini dopo l’annuncio di una manifestazione a Roma per il 2 giugno contro il Governo Conte: “È l’ennesima manovra populista”, ammonisce il cantante che rincara la dose: “È di una gravità infinita. Siamo stati in lockdown totale fino al 4 maggio e neanche un mese dopo viene proposta una grande manifestazione di piazza, ovvero un mega assembramento”.
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"A tutto c'è un limite". Era da tempo che Tommaso Paradiso non utilizzava il suo profilo personale su Facebook e per aver stimolato un suo intervento, la misura deve essere stata davvero colma. Il cantautore ex leader dei Thegiornalisti ha attaccato Matteo Salvini dopo l'annuncio di una manifestazione a Roma per il 2 giugno contro il Governo Conte: "È l'ennesima manovra populista", ammonisce il cantante che rincara la dose: "È di una gravità infinita. Siamo stati in lockdown totale fino al 4 maggio e neanche un mese dopo viene proposta una grande manifestazione di piazza, ovvero un mega assembramento, un grande calcio in culo all'enorme fatica che tutta l'Italia ha fatto per tentare di uscire da una crisi senza precedenti".

Il messaggio integrale di Tommaso Paradiso

Ecco il testo del lungo messaggio di Tommaso Paradiso contro Matteo Salvini. Il cantautore attacca il segretario della Lega, reo di disorientare i cittadini "alternando gli slogan" come "apriamo tutto/chiudiamo tutto a seconda dei trend". Poi ricorda i suoi trascorsi da fiero padano e anti-meridionalista.

A tutto c'è un limite.

Va bene disorientare i cittadini alternando slogan come "apriamo tutto/chiudiamo tutto" a seconda del trend. Va bene insultare o abbracciare il Meridione e i meridionali a seconda del trend. Va bene dichiarare in un primo momento che "Padania is not Italy" per poi affermare "Amo l'Italia tutta" a seconda del trend. Va bene disinteressarsi completamente del tema religioso per poi baciare laidamente il Crocifisso a seconda del trend. Va bene travestirsi da medico, carabiniere, poliziotto, pompiere, economista, dandy, agricoltore, sciatore (non li ricordo tutti) a seconda del trend. Va bene articolare messaggi politici solo attraverso lunghi e interminabili quanto vacui elenchi e/o "liste della spesa" con il tentativo di inglobare il maggior numero di categorie, mestieri, professioni, sport, arti a seconda del trend, così che poi il cittadino griderà: "Hey quello sta parlando di me, lui si che mi capisce!". Va bene tirare fuori il tema dei "migranti" a seconda del trend ma soprattutto quando non si hanno più argomenti e il consenso pare ti stia leggermente abbandonando. Va bene, sì, diciamo che va bene tutto.

Ma questa cosa della possibile manifestazione del 2 giugno a Roma è di una gravità infinita. Siamo stati in lockdown totale fino al 4 maggio e neanche un mese dopo viene proposta una grande manifestazione di piazza, ovvero un mega assembramento, un grande calcio in culo all'enorme fatica che tutta l'Italia ha fatto per tentare di uscire da una crisi senza precedenti. Ennesima manovra populista per inferocire l'animo già incattivito di tanta gente. Lo spostamento tra regioni tecnicamente sarà consentito dal 3 giugno. Spero che tutto ciò lucidamente venga impedito e scongiurato.
E sì, già percepisco nell'aria gli slogan del futuro: "ci hanno impedito di manifestare! Questa è una dittatura!" (e cazzate simili). È già tutto scritto e così scontato. Si predica buon senso ma si propaga disagio, imbarbarimento e confusione.

L'Italia può e deve ripartire, possiamo e dobbiamo tornare a lavorare, sì. Anche senza una manifestazione di piazza, perché come avrebbe detto qualcuno… durante una pandemia la manifestazione di piazza È UNA CACATA PAZZESCA.

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