Tiziano Ferro vola sul pubblico di Torino per il via del suo ‘Lo Stadio tour 2015’ (VIDEO)
Comincia volando Tiziano Ferro. Vola davanti al suo pubblico che riempie lo Stadio Olimpico di Torino, prima tappa del suo ‘Lo stadio tour 2015′ e vola perché ormai può permettersi tutto, anche di fare capriole all'indietro a decine di metri dal suolo, davanti a una scenografia imponente e super tecnologica (videomapping 3D, effetti laser ed una enorme superficie composta da 19 schermi LED). Vola per la prima volta e per la prima volta lo fa negli Stadi, dove ancora non aveva voluto confrontarsi. Gli stadi che in Italia, ormai, possono permettersi solo i grandi, ma ormai ne è consapevole anche lui di essere uno dei grandi della musica italiana. Ed è uno di quei grandi che è riuscito a costruirsi una solida carriera che gli permette il rispetto di tutti, anche di chi non ama per forza quello che fa ma non può riconoscergli di aver dato una sferzata al pop italiano. Lo apprezzano gli artisti mainstream, quelli che un po' vorrebbero avere il suo carisma e un po' del suo repertorio e lo apprezzano in un mondo – solo per numeri – lontano dal suo, là dove non vorrebbero avere il suo repertorio, ma apprezzano il sudore e la voglia di non restare attaccato ai cliché. Perché è cambiato molto il ragazzo di Latina, che oggi pare più che mai volersi divertire, mettere al centro l'allegria e attorno a questa volontà ha costruito questo che è un vero e proprio show.
E per il suo debutto negli Stadi Ferro non poteva non cantare la sua carriera, successi che ormai sono patrimonio del pop italiano. E non è un caso che il tour segua proprio il suo ‘TZN – The best of Tiziano Ferro', mettendo in fila, durante la serata tutti i suoi singoli. Perché questo è il momento di sentire uno stadio cantare quelle canzoni che gli hanno dato il successo che ha. E alle sue spalle, oltre ai giochi volanti del cantante "una ‘città' di video (ad altissima definizione) che creano illusioni sensoriali e continui cambi di ambientazione, tra atmosfere urbane e scenari naturali che avvolgono il pubblico', come lo descrive chi ha organizzato il tour. E a vedere quello che succede non si può non apprezzare. Anche perché sul palco Ferro è a suo agio, balla, canta, ride e cambia spesso abito, ma soprattutto guarda il suo pubblico negli occhi:
Ho preparato questo spettacolo trasgredendo a tutte le regole non scritte che ho seguito negli anni passati. Inizia un’avventura completamente nuova per me e per chi mi ha seguito fino ad ora. Sento di poter dire che con questo tour posso inaugurare la versione 2.0 di me dal vivo. Più estremo, più sicuro, più divertito, più divertente, più consapevole. Lo show ha un respiro completamente internazionale, la musica sta al centro ma l’intrattenimento visivo, scenografico e coreografico saranno di altissimo livello. L’emozione è al massimo, la felicità pure.
E a dire la verità sul suo pubblico ci vola con un bridge aereo (15 metri di lunghezza, a 3 metri di altezza) sulle note di ‘Non me lo so spiegare'. Sul palco ci sono Tim Stewart e Davide Tagliapietra alle chitarre, Luca Scarpa al pianoforte a alla direzione musicale, Nicola Peruch alle tastiere, Aaron Spears alla batteria e Reggie Hamilton al basso, ad accompagnarlo in questa avventura fatta di 4 album e una fila di fuoco di singoli da fare invidia a molti colleghi:
Non penso ci siano tanti miei colleghi che dopo soli cinque dischi potessero reggere due ore e mezza di singoli, in fila. La casa discografica mi aveva chiesto di celebrare i dieci anni di attività, ho rifiutato, non era il momento e questa antologia non arriva allo scoccare di una data, non c'è nessuna cifra tonda, nessun anniversario, solo la scaletta che regge un concertone"
Dopo un attimo di pausa, Ferro riprenderà di corsa, con una puntata allo Stadio Franchi di Firenze, prima di toccare l'Olimpico di Roma per due date (26 e 27 giugno), poi Bologna al Dall'Ara (1 luglio), le due consecutive al San Siro di Milano (4 e 5 luglio) prima della chiusura al Bentegodi di Verona l'8 luglio.