Tiziano Ferro si prepara al San Siro di Milano: “Medito contro la mia ansia”
Domani e dopodomani, Tiziano Ferro proseguirà il suo tour negli Stadi cantando allo stadio San Siro di Milano, ovvero uno dei palcoscenici simbolo della grande musica live italiana, là dove si sono esibiti alcune delle maggiori star internazionali, il cantante di Latina porterà il meglio della sua discografia, i simboli che lo hanno reso uno dei cantanti più amati del Paese, amato trasversalmente da gente di ogni sesso ed età. Un tour cominciato qualche giorno fa che lo ha già portato all'Olimpico di Roma, e il primo interamente pensato per gli Stadi, dove ha portato un vero e proprio show, fatto di tecnologia e energia: canta, certo, ma si getta fra il pubblico volando e fa acrobazie in aria, con un'energia che in un'intervista al Corriere della Sera ha spiegato trovare soprattutto nella meditazione e in una dieta alimentare rigida che, ad esempio, non prevede alcol.
Dormo molto, ho cambiato alimentazione, eliminato l’alcol, ripreso gli esercizi di respirazione, fatto jogging e seguito un corso di meditazione. La pratico spesso, mi ha insegnato a cacciar via i pensieri relativi al domani, che generano paranoie, timori, inutili perché tanto il futuro non si può controllare. E così ho cacciato via un po’ della mia ansia.
Un'ansia che non lo abbandona, soprattutto quando si parla di sicurezza. Sì, perché, come tutti sanno (Ferro gli ha dedicato anche il titolo di un album), il cantante ha dovuto lavorare molto sulla forma fisica, dimagrendo tantissimo, ma, spiega, se l'aspetto lo si può cambiare, quello che c'è dentro è più complesso da modificare, soprattutto per quanto riguarda la socialità e la conseguente solitudine.
Chi, come me, è stato grasso può perdere chili, ma non cambiare del tutto la testa: mi porto dietro tante piccole forme mentali, come se fossi tuttora quel ragazzo sovrappeso. Ho anche insicurezze sul fronte della socialità.
L'ultimo aspetto toccato dal cantante, poi, è stata la sua omosessualità, di cui da qualche anno non fa più mistero; un ‘percorso personale quotidiano' e di cui racconta le difficoltà singole di persone che non possono vivere la propria sessualità come meglio credono e, in generale, di un Paese che su questo argomento è da Terzo Mondo
È triste che nel 2015 ci si debba ancora nascondere per il semplice fatto che si ama, ma in Italia siamo nel Terzo mondo