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Tiziano Ferro e la paura attentati: “Molta gente non è venuta al concerto, non li giudico”

Il cantante di Latina in concerto al Palasele di Eboli parla ancora della paura dopo i fatti di Parigi: “Non giudico chi ha scelto di non venire, ma per questo ringrazio ancora di più chi c’è stasera”.
A cura di Andrea Parrella
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A poche ore dai fatti di Parigi Tiziano Ferro non aveva esitato ad esprimere, naturalmente, tutta la sua vicinanza ai familiari delle vittime e lo sdegno, per un gesto logicamente condannato da chiunque abbia un minimo di senno. Tuttavia, a differenza della legittima scelta di molti artisti e gruppi musicali, che in seguito agli attentati hanno scelto di annullare o rinviare le date dei propri tour, in segno di rispetto, ma forse anche di timore, il cantante di Latina ha optato per una scelta in controtendenza, scegliendo di non fermare la carovana dei suoi concerti, forte della convinzione che potesse essere proprio la musica lo strumento utile ad andare avanti, proseguire, rialzarsi e tenere alta la testa.

Il suo tour, infatti, non si è fermato: il cantante ha lasciato che fossero le sue canzoni a parlare ed ha portato in scena i concerti nei palazzetti, di Milano, Roma ed Eboli. Lo ha fatto con rispetto, senza dimenticare la tragedia, ma al contrario ricordando ogni sera, con poche parole ma forti, la necessità di essere forti, coraggiosi, di andare avanti. Il 22 novembre, a Roma, Tiziano ferro, prima di cantare il brano L'amore è una cosa semplice, pronunciava queste parole di commento rispetto alla platea non esattamente folta della sera precedente: "Ieri è stata una serata stupenda, veramente bellissima ma quando sono tornato a casa mi hanno detto che ben mille persone di quelle che avevano acquistato il biglietto non si sono presentate. Le scelte di tutti vanno rispettate, vi racconto questa storia perché vorrei farvi capire quanto invece secondo me è importante essere qui piuttosto che non esserci“. Messaggio dai toni similari a quello espresso ad Eboli, nel salernitano. Senza fare riferimenti diretti e nominare Parigi, il cantante ha accennato ancora ai mille che avevano scelto di non partecipare al concerto di Roma:

Viviamo un momento particolare, tutte le cose che sentiamo… A Roma molta gente che aveva preso il biglietto ha scelto di non venire al concerto, io non li giudico, ma per questo ringrazio ancora di più chi c’è stasera.

Truffa e biglietti falsi al concerto di Tiziano Ferro

Proprio al Palasele di Eboli si sono verificati alcuni disordini poco prima dell'inizio del concerto del cantante. Stando a quanto riportano diversi organi di stampa circa 400 persone sarebbero rimaste all'esterno della struttura, impossibilitate ad assistere allo spettacolo, perché in possesso di biglietti falsi. I tagliani infatti, non venivano letti dall'apposito macchinario e molti di questi sarebbero stati addirittura sprovvisti del regolare marchio Siae. Una vera e propria truffa, perpetrata online ai danni di affezionati acquirenti, sulla quale sta cercando di fare chiarezza la Guardia di Finanza.

Tiziano Ferro rimprovera Napoli

In tutto ciò, il cantante di Latina non ha perso occasione per una tirata di orecchie ai danni del capoluogo campano, di fatto sprovvisto di una struttura adatta alla realizzazione di concerti di una certa portata. Il Palasele si trova infatti ad Eboli, nella provincia salernitana ed è di fatto la sola struttura in tutta la regione Campania (insieme al Palamaggiò di Castle Morrone), in grado di ospitare eventi di un certo livello, che possano accogliere un pubblico sufficientemente numeroso, oltre che una scenografia più complessa e strutturata. Tiziano Ferro ha velatamente ‘cazziato' Napoli: "Eboli è una città piccola e so che ci sono molte persone che vengono da lontano. Da Benevento, da Avellino, da Caserta, alcune dal basso Lazio, dal Molise. Avete investito una giornata intera venire qui e assistere stasera al concerto, dunque vi ringrazio".

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