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Tiziano Ferro e i 61 operai in nero

Le indagini del Nucleo Carabinieri di Caserta hanno scoperto 61 operai in nero per l’allestimento del palco di Tiziano Ferro nella sua ultima data di Caserta. LiveNation attraverso il profilo Fb del cantante chiarisce la sua posizione.
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Le indagini del Nucleo Carabinieri di Caserta hanno scoperto 61 operai in nero per l'allestimento del palco di Tiziano Ferro nella sua ultima data di Caserta.

Meno male che poche settimane fa Tiziano Ferro, in occasione dell'inizio del suo tour e del lancio dell'album in Sudamerica, aveva dichiarato di aver intensificato controlli dopo le tragedie accadute a Trieste e a Reggio Calabria in occasione dei concerti di Jovanotti e Laura Pausini. Sono ben 61 gli operai in nero che hanno lavorato all'allestimento del palco per il suo concerto al Palamaggiò tenutosi sabato 21 aprile, a scoprirlo i militari del Nucleo operativo del Gruppo Tutela del Lavoro di Napoli, del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Caserta coadiuvati dai militari del comando provinciale carabinieri di Caserta. Le indagini fanno parte del "pugno duro" avuto proprio dopo quanto accaduto con la morte di Francesco Pinna e Matteo Armellini. Vale la pena sottolineare che la posizione dell'entourage del cantante di Latina non è compromessa, visto che l'allestimento del palco è esternalizzato a due ditte, queste ritenute responsabili di violazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro. Resta però l'amarezza nel sapere che, in questo giro d'affari, nell'organizzazione di eventi così importanti, vige come pericolosa consuetudine, una superficialità diffusa. E lo staff di Tiziano non ne è esente, purtroppo.

Le sanzioni notificate ammontano a circa 160mila euro complessivi e 6.000 euro di ammenda. Nessuna notizia da parte dello staff sui social network o sui siti ufficiali ma si puo leggere soltanto che

La bella voce di Tiziano Ferro e il rispetto per l'ambiente approdano al Mandela Forum di Firenze mercoledì 25 e giovedì 26 aprile, alle 21. Enel affianca la realizzazione del Tour 2012 di Tiziano con un importante progetto di sostenibilità ambientale e sociale a favore del Senegal. Saranno piantumati 5.000 alberi, che contribuiranno alla riforestazione di un'area nella regione della Casamance nel Sud del Senegal. Un intervento che compenserà le emissioni di gas ad effetto serra del tour, pari a circa 2.500 tonnellate di CO2.

E assicurarsi che gli operai che lavorano, rischiando la vita, siano tutelati al 100% dalle loro rispettive ditte di riferimento? Spiace per Tiziano, ma è un epic fail. Se ne accorge anche un fan (gli altri tutti intenti a lisciarsi i baffi sulle prossime date) sulla sua pagina ufficiale.

[<a href="http://storify.com/fanpage/lo-sfogo-di-un-fan-di-tiziano-ferro" target="_blank">View the story "Lo sfogo di un fan di Tiziano Ferro" on Storify</a>]Nel tardo pomeriggio di ieri la Live Nation, attraverso il profilo Facebook ufficiale del cantante ha chiarito in una nota la sua posizione estranea. Gli operai in nero si riferirebbero a ditte totalmente esterne dall'organizzazione del concerto.

Comunicato_Stampa_Tiziano_Ferro
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