Tiziano Ferro: “Dopo vent’anni, Rosso relativo è un passaporto che non scade mai”
Tiziano Ferro festeggia i vent'anni di "Rosso Relativo", il suo album d'esordio, con un'edizione speciale. Per celebrare il ventennale del disco che ha trasformato il cantautore di Latina in un fenomeno discografico con successi come Xdono, Le cose che non dici e Imbranato, Carosello Records ha infatti dato avvio al pre-order di "Rosso Relativo – Anniversary Edition", un cofanetto commemorativo che sarà disponibile sia in triplo vinile che in triplo cd (in uscita, rispettivamente, il 29 ottobre e il 5 novembre).
Rosso Relativo, il battesimo artistico di Tiziano Ferro
"Rosso Relativo" ha rappresentato l'inizio di una carriera straordinaria per Tiziano Ferro, e può essere considerato a tutti gli effetti come una sorta di "battesimo artistico": ai tempi, Ferro aveva appena 21 anni ed era ancora uno studente universitario con una chimera ben riposta nel cassetto; quella stessa chimera che, oggi, si è trasformata in una realtà felice e ricca di soddisfazioni impensabili fino a due decenni fa. Rosso Relativo e Xdono, i due singoli più fortunati dell'album, proiettarono Ferro nell'Olimpo delle preferenze musicali degli italiani, e riuscirono a godere sin da subito di un discreto successo internazionale. Una parabola ascendente resa possibile anche grazie al fondamentale apporto di due produttori, Alberto Salerno e Mara Maionchi, che Ferro aveva incontrato quattro anni prima, durante la sua seconda partecipazione all'Accademia della Canzone di Sanremo, e che da tempo stavano cercando di persuadere gli alti piani della EMI a puntare sul suo estro. La stampa di settore era già pronto a fagocitarlo; il verdetto era già scritto: Ferro sarebbe stato l'ennesimo bluff, il classico belloccio ventenne che le etichette discografiche plasmavano a proprio uso e consumo per "catturare le ragazzine" e infoltire le vendite. Contrariamente alle aspettative, la formula proposta in Rosso Relativo (alternava R&B ballabile accompagnata da alcune ballad con testi più intimisti) si rivelò un successo: fu posizionato sui mercati discografici di 42 nazioni, vendette oltre 2,5 milioni di copie e rimase in top10 per più di 7 mesi, ottenendo altrettanti dischi di platino tra Italia, Messico, Spagna e Svizzera e 3 dischi d’oro tra Belgio, Francia e Turchia. Il resto della storia è noto a chiunque: due decenni dopo, Ferro è diventato un pezzo di immaginario collettivo popolare.
Tiziano Ferro: "Rosso Relativo è un passaporto che non scade"
Lo stesso Tiziano Ferro non ha saputo celare una certa emozione per l'incombenza di una data così significativa: "Il nostro ‘Rosso Relativo' sta per compiere vent'anni. Vent’anni sono un’intera generazione. Quanta follia, urgenza, stupenda inconsapevolezza, quanto amore in quel "Rosso Relativo", ha scritto in una nota trasmessa alla stampa a pochi giorni dalla pubblicazione del primo cofanetto. "Esamino esanime il racconto di questi ultimi venti anni, travolto dalla gratitudine. Questo album arrivò senza preavviso – con le canzoni che avevo scritto in tarda adolescenza senza sapere che sarebbero poi finite nel mio primo disco. Lo ascolto adesso e provo tenerezza. Ancora oggi ci sento dentro le urla d’aiuto, le spinte d’orgoglio di chi cercava una strada, un pezzo di me che non c’è più ma anche tante parti sgangherate che non sono riuscito a cambiare mai. Rosso relativo è un passaporto che non scade, che continua a raccontare dove sono stato e dove vado. Una bussola. Quando ascolto questo album mi sento intatto, commosso e invaso dal privilegio di poter essere qui – vent’anni dopo – a parlare ancora di Paola, di Imbranato e di Xdono".