Testo e significato di Vietato Morire, Ermal Meta in tendenza su TikTok contro i femminicidi

Vietato Morire, brano del 2017 di Ermal Meta, che dà anche il nome al secondo album in studio dell'artista italiano di origini albanesi, è tra i brani in tendenza su TikTok negli scorsi giorni. La canzone, riprodotta in quasi 6mila video sulla piattaforma, sembra aver trovato una nuova dimensione, riprendendo anche il tema della violenza domestica, ancora più urgente dopo il femminicidio avvenuto nei confronti di Giulia Cecchettin. La canzone, presentata al Festival di Sanremo 2017, come ha raccontato più volte Ermal Meta, rappresenta anche una dedica alla madre, dopo la confessione del 2014 in Lettera a mio padre, in cui l'autore denunciava la sua violenza e confermava il distacco totale dalla sua figura genitoriale. Da alcuni giorni, il brano è stato scelto dai creator di TikTok Italia, soprattutto dal pubblico femminile, mostrando alcuni messaggi ricevuti in passato dai propri partner, condannando la violenza e gli abusi. Qui il testo e il significato della canzone.
Il testo di Vietato Morire
Ricordo quegli occhi pieni di vita
 E il tuo sorriso ferito dai pugni in faccia
 Ricordo la notte con poche luci
 Ma almeno là fuori non c’erano i lupi
 Ricordo il primo giorno di scuola
 29 bambini e la maestra Margherita
 Tutti mi chiedevano in coro
 Come mai avessi un occhio nero
 La tua collana con la pietra magica
 Io la stringevo per portarti via di là
 E la paura frantumava i pensieri
 Che alle ossa ci pensavano gli altri
 E la fatica che hai dovuto fare
 Da un libro di odio ad insegnarmi l’amore
 Hai smesso di sognare per farmi sognare
 Le tue parole sono adesso una canzone
 Cambia le tue stelle, se ci provi riuscirai
 E ricorda che l’amore non colpisce in faccia mai
 Figlio mio ricorda
 L’uomo che tu diventerai
 Non sarà mai più grande dell’amore che dai
 Non ho dimenticato l’istante
 In cui mi sono fatto grande
 Per difenderti da quelle mani
 Anche se portavo i pantaloncini
 La tua collana con la pietra magica
 Io la stringevo per portarti via di là
 Ma la magia era finita
 Restava solo da prendere a morsi la vita
 Cambia le tue stelle, se ci provi riuscirai
 E ricorda che l’amore non colpisce in faccia mai
 Figlio mio ricorda
 L’uomo che tu diventerai
 Non sarà mai più grande dell’amore che dai
 Lo sai che una ferita si chiude e dentro non si vede
 Che cosa ti aspettavi da grande, non è tardi per ricominciare
 E scegli una strada diversa e ricorda che l’amore non è violenza
 Ricorda di disobbedire e ricorda che è vietato morire, vietato morire
 Cambia le tue stelle, se ci provi riuscirai
 E ricorda che l’amore non ti spara in faccia mai
 Figlio mio ricorda bene che
 La vita che avrai
 Non sarà mai distante dell’amore che dai
 Ricorda di disobbedire
 Perché è vietato morire
 Ricorda di disobbedire
 Perché è vietato morire
 Perché è vietato morire
 Vietato morire
Il significato di Vietato morire
Vietato Morire, la canzone di Ermal Meta presentata al Festival di Sanremo 2017, è stata prodotta dall'autore in collaborazione con Emiliano Bassi, Feyzi Brera e Andrea Vigentini. Al centro del racconto, una nota personale dell'autore. Una storia familiare che interessa la violenza perpetrata da suo padre nei confronti della madre: un secondo episodio del singolo Lettera a mio padre del 2014. Vietato morire racconta il coraggio della madre nel riuscire ad allontanarsi dal suo partner, ma anche del coraggio dell'autore, che canta: "Non ho dimenticato l’istante in cui mi sono fatto grande, per difenderti da quelle mani anche se portavo i pantaloncini". Nel brano ci sono più messaggi che denunciano la violenza e gli abusi, come quando Meta canta nel ritornello: "E scegli una strada diversa e ricorda che l’amore non è violenza, ricorda di disobbedire e ricorda che è vietato morire, vietato morire". La canzone si classificherà al terzo posto finale del Festival di Sanremo, anticipata da Occidentali's Karma di Francesco Gabbani e da Che sia benedetta di Fiorella Mannoia.
Vietato morire in tendenza su TikTok contro il femminicidio
Vietato Morire è stata scelta come una delle canzoni più rappresentative del sentimento di rabbia e delusione dei creator di TikTok Italia contro il femminicidio. Un impulso scatenato sicuramente anche dal femminicidio di Giulia Cecchettin negli scorsi giorni, ma che nella sua dimensione social si lega ai tanti casi di violenza subita dalle donne in Italia negli anni passati. Infatti, la canzone viene utilizzata in sottofondo dai creator non solo per mostrare i messaggi violenti e gli abusi perpetrati dagli ex partner, ma anche per scrivere nella pietra alcuni dei casi di violenza e femminicidio negli ultimi anni in Italia. Non mancano le immagini di Giulia Cecchettin, come quelle di Elisa Claps, Giulia Tramontano, Melania Rea, Giordana Di Stefano, Roberta Raguso e Chiara Poggi. La rabbia, la paura e la delusione del pubblico femminile, ma non solo, viene riversato simbolicamente in una canzone che racconta il coraggio di ripartire dopo tanto dolore.
 
		 
			 
			 
  