Testo e significato di La prima festa del papà, Ferro canta la paternità che gli volevano negare
"Il mondo è nostro" è fuori, e il ritorno di Tiziano Ferro con il suo nuovo progetto ha portato a nuovi racconti del cantautore di Latina, dopo aver attraversato negli ultimi anni alcune delle esperienze personali più complicate da processare. Come ha rivelato ai microfoni di Fanpage.it, la paternità è sicuramente una di queste, diventata anche uno stimolo per riuscire a raccontare, attraverso la musica, il rapporto con suo marito Victor Allen e con i suoi due figli: nasce per questo "La prima festa del papà", uno dei brani highlight del nuovo progetto, presentato anche alle telecamere di Verissimo, in lacrime. Un singolo di Ferro che vede la collaborazione di autori come Fabio De Martino, Francesco Gramegna e Massimiliano Pelan.
Il significato di La prima festa del papà
"Il giorno della festa del papà mio padre mi ha mandato un messaggio di auguri e a parte la potenza di questa cosa, c'è un padre che fa gli auguri a te, figlio, quello che mi colpì fu una sensazione strana di disagio, come di sentirsi fuori luogo". Per anticipare un brano autobiografico come "La prima festa del papà", Tiziano Ferro ha voluto raccontare il contesto in cui è nato il brano, un messaggio ricevuto dal padre, arrivato il 19 marzo scorso. Poche parole che segnano il passaggio di consegne tra genitore e genitore per Ferro, che ha confessato nel brano il contenuto del testo: "La storia prosegue, il testimone è tuo". Il senso di paura iniziale, legato anche alla tortura del pregiudizio cantato in "Neanche ti sognavo perché ti negavano a chi è come me", esplode nel ritornello quando canta: "La mia prima festa del papà, io che mi vedo sempre poco importante però si può sognare anche da grande, e vivere per voi, non sarà certo così difficile".
Il testo di La prima festa del papà
Io cambio anima tu cambi sorriso
Da un mese all’altro senza troppo preavviso
Siamo diventati… definitivamente nostri
Provo a nasconderti da questo dolore
Ma io non sono Dio son solo tuo padre
E mi fa strano anche dirlo
E a te fa strano vedermi piangere
Io che non ho mai capito niente
Neanche ti sognavo perché ti negavano a chi è
come me…
Poi arrivò un messaggio, era mio
padre che mi diceva la storia prosegue, il
testimone è tuo…
Splendi amore grande
E fai che resti arte la tua vita
E illumina anche me Me
Me
Che tutto il resto è solo una valigia di ricordi e di
pensieri
Gettala nel mare
Tra tutte le altre guerre
Che questo non è amore è
È la rivoluzione
E la guardo da qua
La mia prima festa del papà
Io che mi vedo sempre poco importante
Però si può sognare anche da grande
E vivere per voi… Non sarà certo così difficile
Io che non ho mai capito niente
Neanche vi sognavo
Perché mi negavo un amore così
come in quel messaggio di mio padre
Che diceva: “Il tempo corre, fermalo con loro poi si
vedrà
E tanti auguri da papà…a papà!”.
Splendi amore grande
E fai che resti arte la tua vita
E illumina anche me Me Me
Che tutto il resto è solo una valigia
Di ricordi e di pensieri
Gettala nel mare
Tra tutte le altre guerre
Che questo non è amore è
È la rivoluzione e la guardo da qua
Chi ha vissuto coi sogni da parte
Chi lo nega ma è morto ad arte
In questa città da tre sillabe sole
Che composero le mie parole
Da bambino le ho tutte imparate
E da grande poi le ho pure inventate
Figli miei sono nato in un mondo
Che distrusse quel sogno a metà
Ma i miracoli non puoi fermarli
Come la mia prima festa del papà
Tu splendi vita mia
Che tutto il resto è buio
E il mondo è fortunato
A poter dormire accanto a te
Ad averti qua
E anche io perché oggi rimarrà
Per sempre …la mia prima festa del papà